l 1974 è un anno importante per la Ferrari in F1. Segna infatti la rinascita, della squadra corse attraverso una riorganizzazione radicale, caratterizzata dell’ingresso di nomi nuovi, sia a livello dirigenziale che tra i piloti: si mette fine alla loro rotazione e se ne scelgono solo due che corrono l’intera stagione.
Poi si prende una decisione difficile ma opportuna: si abbandona il Mondiale Sport per concentrarsi unicamente sulla F1. Per quanto riguarda la Direzione Tecnica, Mauro Forghieri torna ad avere pieni poteri e libertà di proporre soluzioni innovative. Direttore Sportivo è il ventiseienne Luca di Montezemolo, mentre i piloti sono il rientrante Clay Regazzoni, dopo un anno trascorso alla BRM, e il giovane austriaco Niki Lauda, anch’egli proveniente dalla BRM. E’ lo stesso Regazzoni che lo consiglia a Enzo Ferrari, dopo averlo visto in azione al suo fianco per un’intera annata. Secondo lui ha un grande potenziale e ciò lo fa preferire a Jean-Pierre Jarier, ma anche rispetto a Peter Revson e James Hunt. Ad ogni modo la lungimiranza e il coraggio nello scoprire giovani talenti non vengono meno a Enzo Ferrari anche in questa occasione. Un’altra novità riguarda il fatto che i piloti avranno ciascuno uno staff di meccanici dedicati. Il capo-meccanico di Clay è Giulio Borsari; quello di Niki, Ermanno Cuoghi. La macchina, la 312 B3, è nata bene: si caratterizza per la vistosa presa d’aria dietro al casco del pilota, rossa con una fascia bianca a metà altezza. Sembrano proprio i colori della bandiera austriaca di Niki Lauda, ma possono ricordare anche quelli della bandiera elvetica di Clay Regazzoni…E’ competitiva fin da subito la 312-B3 e nella prima prova, in Argentina, Lauda e Regazzoni salgono sul podio in seconda e terza posizione. Regazzoni è secondo in Brasile, ma l’apoteosi si raggiunge in Spagna, sul circuito di Jarama, alle porte di Madrid. Niki Lauda, coglie il suo primo successo in Formula 1 e assicura la 50a vittoria alla Scuderia Ferrari nella massima categoria. Regazzoni è secondo, a completamento del trionfo ferrarista. Il dominio di Lauda a Jarama è totale: stabilisce la pole-position e il giro più veloce in gara. All’inizio della competizione cade la pioggia e le posizioni cambiano in continuazione, con lo specialista del bagnato Ronnie Peterson a installarsi in testa. A circa metà corsa mutano le condizioni climatiche e la sosta ai box per cambiare gli pneumatici rimescola le carte in tavola. I meccanici della Ferrari effettuano un pit-stop rapidissimo per Lauda, in soli 35 secondi, un tempo notevole nel 1974.
L’austriaco riesce ben presto a riconquistare la leadership e a vincere con oltre 35 secondi di vantaggio sul compagno di squadra, partito terzo sullo schieramento.Sul gradino più basso del podio sale Emerson Fittipaldi, ma è staccato di una tornata. Solo le Ferrari terminano infatti a pieni giri. Siamo solo al quarto GP stagionale, e in classifica generale c’è proprio Regazzoni in prima posizione, davanti a Lauda e Fittipaldi, mentre la Casa di Maranello è seconda in quello costruttori. Al termine delle 15 gare previste dal calendario, la Ferrari chiude in seconda posizione alle spalle della McLaren, mentre Clay Regazzoni contende fino all’ultima corsa il titolo al neo bi-campione del mondo Emerson Fittipaldi, risultando battuto per soli tre punti. Lauda invece termina la stagione ai piedi del podio.