Enzo Ferrari, Stirling Moss e un matrimonio che in F1 non s’ha da fare. Eppure ci si prova. Nel settembre del 1951 Moss è terzo a Monza nel IV GP Autodromo riservato alla Formula 2, battuto da Alberto Ascari e Luigi Villoresi.
Sembra che quest’ultimo lo segnali a Ferrari, che lo invita a correre in settembre con una sua monoposto il GP di Formula 1 di Bari, non valido per il Mondiale, con la prospettiva di un contratto per il 1952. Sembra cosa fatta, invece per un malinteso l’accordo non si concretizza. Ferrari e Moss ci riprovano dieci anni dopo, alla fine del 1961, quando viene raggiunto l’accordo per affidare al team di Rob Walker una monoposto di Formula 1 e alla British Racing Partnership (BRP) – squadra di Alfred Moss, padre di Stirling – una 250 GTO. Quando tutto è pronto, viene meno l’attore principale, vittima con la Lotus di un terribile incidente a Goodwood, che pone fine alla sua carriera. Quel matrimonio avrebbe potuto cambiare la storia della F1 e dare a Moss quel titolo iridato mai ottenuto a fronte di quattro secondi posti. Nonostante questo, Moss corre 15 gare con auto del Cavallino, vincendone 12; proprio in seguito alle due vittorie nel Tourist Trophy con la 250 GT Berlinetta di Rob Walker nel ’60 e ’61, nascono le premesse per l’accordo che poi purtroppo non avrà seguito. La prima volta di Moss su una vettura del Cavallino risale al ’57, alle Bahamas, e l’inglese al volante di una 290 MM della scuderia Temple Buell vince due gare al Nassau Trophy. Poi trionfa a Cuba nel ’58 con la 335 S iscritta da Luigi Chinetti. Nel ’60 arriva la prima affermazione nel Tourist Trophy, a Goodwood, con la 250 GT Berlinettadel team di Rob Walker, a cui fanno seguito un altro successo a Brands Hatch. Al Redex Trophy, e di nuovo a Nassau.
Il Tourist Trophy è la gara più prestigiosa del Regno Unito, con al via tutti i migliori piloti britannici. La vittoria nel ’60, è la prima di un’incredibile cinquina messa a segno dalla Casa di Maranello, fino al 1964. Nel ’61 è ancora Moss con la vettura di Walker a imporsi, davanti alla vettura gemella di Mike Parkes. Al via del Tourist Trophy 1962 lo sostituisce Innes Ireland, che trionfa! È un’edizione memorabile, con un podio tutto Ferrari: dietro alla 250 GTO di Ireland sfilano le vetture gemelle di Graham Hill e Mikes Parkes che, nell’ordine, domineranno l’edizione 1963. Hill bissa il successo l’anno dopo, questa volta al volante della sport 330 P, davanti a David Piper, che guida una Ferrari 250 LM personalmente iscritta. La stagione di Hill continua con il secondo posto nella 24 Ore di Le Mans in coppia con Joakim Bonnier. È un tripudio Ferrari, perché la vittoria va a Nino Vaccarella e Jean Guichet, mentre John Surtees e Lorenzo Bandini sono terzi. È una strabiliante tripletta per la Casa di Maranello!