A partire dal 1972 cambiano di nuovo le regole del Mondiale Marche. Termina il periodo delle Sport 5 litri da costruire in almeno 25 esemplari. Il nuovo regolamento prevede che la serie sia riservata alle nuove 3 litri Gruppo 6. Per concentrarsi sullo sviluppo di questa vettura, Ferrari termina anzitempo quello della 512.
La 312 P che Ferrari mette in cantiere nel 1970, nasce come lontana parente della 312 P del 1969, profondamente modificata nella meccanica dallo staff diretto da Mauro Forghieri, tanto da esser ribattezzata informalmente 312 PB in funzione dell’installazione del 12 cilindri Boxer di derivazione F1, 3.000 cc. da 460 CV. l 1971 è un anno di sviluppo, con una promettente doppietta nella 9 ore di Kyalami che lascia ben sperare per l’anno a venire. Clay Regazzoni e Brian Redman precedono Mario Andretti e Jacky Ickx. Nella stagione 1972 Ferrari iscrive tre vetture con piloti veloci e di grande esperienza. Oltre ai quattro protagonisti di Kyalami, vengono schierati regolarmente anche Ronnie Peterson, Tim Schenken e Arturo Merzario. In alcuni appuntamenti gareggiano anche il campione rally Sandro Munari, Helmut Marko e Carlos Pace.
Il direttore sportivo del programma è l’ex-pilota Peter Schetty vincitore del Campionato Europeo della Montagna nel 1969, il quale non esita a cambiare la composizione degliequipaggi pur di sconfiggere le Alfa Romeo, le Porsche e le Matra. Alla prova dei fatti il dominio Ferrari è schiacciante, con ben dieci successi su dieci gare. Due Ferrari sono sul podio ad ogni corsa: le doppiette al primo e secondo posto sono otto, mentre a Monza arrivano vittoria e terza posizione. L’apoteosi si raggiunge a Zeltweg, quando le quattro Ferrari arrivano nelle prime quattro posizioni: la Casa di Maranello vince il Campionato Marche 1972. La coppia con più vittorie è quella formata da Andretti e Ickx, con quattro, ma il belga vince altre due volte con Regazzoni e Redman. Quest’ultimo si vince due volte, la seconda con Merzario, il quale vanta anche il successo con Munari nella Targa Florio. Il colpo di genio è proprio questa vittoria in Sicilia. Ferrari ha la grande idea di schierare il campione rally fuori dal suo contesto naturale, e il pilota veneto – anche se meno veloce di Merzario – dimostra di poter dire la sua anche con le vetture Sport; sia su strada in Sicilia che nella 1000 km di Zeltweg. Un’esperienza che userà in seguito per sviluppare alla perfezione la Lancia Stratos. Anche Peterson e Schenken ottengono due vittorie, a dimostrazione della grande qualità dei piloti e della vettura. In più la Scuderia Ferrari si aggiudica la 500 Km di Imola non valida per il Mondiale, dove trionfa Merzario davanti a Ickx. È una sorta di canto del cigno per la Ferrari in questa categoria, dato che di lì a poco l’intero programma verrà abbandonato per concentrarsi sul team di Formula 1.