Il 1964 è un anno storico per il mondo delle competizioni: il “figlio del vento” riesce nel suo intento, diventare Campione del Mondo di Formula 1. All’ anagrafe il suo nome è John Surtees e l’ eccezionalità del risultato è data dall’ essere stato il primo e unico pilota nella storia a conquistare il titolo di Campione del Mondo sia con le due che con le quattro ruote.
Il suo palmares include tre titoli iridati nella classe 350 cc e quattro nella 500 cc tra il 1956 e il 1960, con la MV Agusta, e, appunto, il titolo di Campione del Mondo F1 nel 1964 con la Scuderia Ferrari. Surtees contribuisce a far ottenere alla Casa di Maranello anche il titolo Costruttori nel ’ 64, e il Mondiale Endurance per vetture Sport dal ’ 63 al ’ 65, vincendo la 12 Ore di Sebring e due volte al Nürburgring, oltre che a Monza nel ‘ 66. Inizia a gareggiare in F1 già nel 1960, a ventisei anni, simultaneamente agli impegni con le moto, dimostrando di saperci fare. Nel ’ 62 l’ accordo per la stagione successiva con Enzo Ferrari, un’ opportunità rara che non può lasciarsi scappare! Surtees tra l’ altro, quell’ anno corre già con le 250 GTO di alcuni team inglesi in patria e nel Mondiale Marche. Nel 1963 con la Ferrari F1 ottiene subito una vittoria importante al Nürburgring e il secondo posto a Silverstone, circuiti leggendari… Al termine della stagione, si classifica al quarto posto. Vince poi due gare non valide per il Mondiale a Pergusa e Kyalami (Sudafrica).
Il 1964 è l’ anno dello storico trionfo. Surtees porta in gara la nuova 158 con motore V8, tipologia di propulsore che sarà poi utilizzato per dare vita a una serie di vetture granturismo stradali destinate ai clienti e che ancora oggi sono parte integrante del DNA Ferrari. Surtees non ha mezze misure durante tutte la stagione: vince, arriva secondo oppure è costretto al ritiro! Dopo un primo periodo difficile con diversi abbandoni, la svolta arriva con i successi al Nürburgring e a Monza, che gli consentono di colmare lo svantaggio da piloti del calibro di Graham Hill e Jim Clark. Alla fine la spunta di una sola lunghezza su Hill, grazie anche al gioco di squadra con Lorenzo Bandini.
Le Ferrari scendono in pista nelle ultime due gare, negli USA e in Messico, con i colori della scuderia americana NART (bianco e blu) dell’ importatore Luigi Chinetti. Si tratta di una forma di protesta contro le autorità sportive che non hanno omologato la 250 LM come vettura GT in vista della 24 Ore di Le Mans del 1965. Nel ’ 64 Surtees si impone anche nel GP di Siracusa fuori campionato. Le sue statistiche con la Scuderia di Maranello parlano chiaro: un titolo mondiale, 6 vittorie, 24 podi, 8 pole position e 1 giro veloce, solo in Formula uno. Preciso, meticoloso, tecnicamente preparato, John Surtees incarna una passione e un talento fuori dal comune. Nessun altro motociclista è finora riuscito a vincere anche nella massima categoria automobilistica, né, tanto meno, è mai accaduto il contrario. Le strade di Surtees e della Ferrari in F1 si dividono nel 1966, dopo la sua vittoria a Spa-Francorchamps, sotto una pioggia torrenziale. Si incroceranno di nuovo nel 1970, nelle competizioni Endurance.