Grazie allo straordinario risultato firmato dal Costruttore italiano, Ferrari potrà conservare per sempre il Trofeo della vittoria, un diritto garantito a chi s'impone in tre edizioni consecutive.
Dopo i successi ottenuti nel 2024 con Fuoco-Molina-Nielsen, e nell’edizione del Centenario disputata nel 2023 con Pier Guidi-Calado-Giovinazzi, la Casa di Maranello sale nuovamente sul gradino più alto del podio con una vettura già entrata nel mito dell’automobilismo, la Ferrari 499P, in grado d’imporsi in tutte le prove disputate sul Circuit de La Sarthe sin dal debutto agonistico. Negli annali del motorsport, inoltre, entra di diritto il nome di Yifei Ye, il primo pilota cinese a salire sul gradino più alto del podio della 24 Ore di Le Mans.
Salgono a quota 12 i trionfi assoluti del Costruttore italiano nella corsa endurance più antica e blasonata al mondo tra il 1949 e il 2025.
Nel mito. Ferrari torna a firmare tre vittorie assolute consecutive alla 24 Ore di Le Mans come non succedeva dagli anni Sessanta del secolo scorso quando il Cavallino Rampante vinse ben sei edizioni di fila, tra il 1960 e il 1965; quest’ultima, ottenuta grazie alla Ferrari 250 LM, fu anche l’ultimo successo assoluto in Francia prima del ritorno nella top class dell’endurance, a partire dal 2023.
Striscia vincente. Nella stagione in corso Ferrari ha ottenuto quattro vittorie in altrettante prove iridate disputate a Lusail (Qatar), Imola (Italia), Spa (Belgio) e Le Mans (Francia). Con il memorabile risultato alla 24 Ore di Le Mans 2025, inoltre, sale a quota sette il numero di vittorie assolute della 499P: le quattro registrate nella stagione in corso si sommano alle due del 2024 (a Le Mans, e al COTA con la vettura numero 83) e al successo alla 24 Ore del 2023.
In campionato. Ferrari lascia la Francia confermandosi in testa al Campionato del mondo Costruttori con 202 punti, con un margine di 111 lunghezze rispetto a Toyota; nella classifica iridata Piloti Pier Guidi-Calado-Giovinazzi sono i leader, con 105 punti, davanti a Ye-Kubica-Hanson e Fuoco-Molina-Nielsen, rispettivamente secondi e terzi con 89 e 81 punti. Nella FIA World Cup for Hypercar Team, riservata alle squadre indipendenti, AF Corse consolida il primato a quota 138 punti.
Nel corso degli anni, il circuito de la Sarthe ha subìto diverse modifiche che l’hanno portato agli attuali 13 km e mezzo circa. A caratterizzarlo è il suo lungo rettilineo noto con il nome di Ligne Droite des Hunaudieres. Questo, come gli altri rettilinei, è noto per il particolare affaticamento meccanico a cui vengono sottoposte le vetture: l’accelerazione al massimo per lunghi tratti, i continui cambi di marcia e le violente frenate.
In questo senso, particolarmente critico risulta il tratto finale del rettilineo des Hunaudieres, dove si raggiungono velocità di punta molto elevate. Non a caso i freni a disco furono impiegati per la prima volta proprio sul circuito di Le Mans.
Non solo: sullo stesso tracciato venne sperimentato per la prima volta anche il sistema cute-off che taglia l’alimentazione del motore in frenata, riducendo il consumo di carburante. Proprio la gestione del carburante risulta da sempre la strategia determinante per chiunque punti alla vittoria nella gara endurance.
Nel 1990, per ridurre le velocità, si optò per l’introduzione di due chicane sul rettilineo des Hunaudieres.
Con i suoi 13.626 metri il circuito de la Sarthe, nelle vicinanze della città francese di Le Mans, è uno dei tracciati più lunghi del mondo. E, sicuramente, quello in cui si disputa una delle più suggestive e famose gare: la 24 Ore.
Il circuito ha come principale caratteristica quella di utilizzare alcuni tratti di strade dipartimentali solitamente aperte alla circolazione dei veicoli, chiuse al traffico in occasione delle competizioni. A queste si affianca la sezione permanente del tracciato.