L’ultima prova iridata ha visto le vetture della Casa di Maranello protagoniste sin dall’inizio grazie a una prestazione superlativa dei piloti e della squadra nel complesso. Gli ottimi turni di guida e la strategia impeccabile hanno consentito alle tre Ferrari di mantenersi costantemente nelle prime posizioni. A risultato ormai acquisito, con la Ferrari pronta a laurearsi campione, nel finale Pier Guidi ha ceduto la terza posizione al compagno Nielsen, consentendo così all’equipaggio numero 50 di salire sul podio, e di concludere l’annata in terza posizione nella classifica Piloti.
La 8 Ore del Bahrain termina, inoltre, con il quinto posto della 499P numero 83 del team AF Corse, affidata al pilota ufficiale Ferrari Yifei Ye, insieme a Rober Kubica e Phil Hanson. Con questo risultato il campionato, oltre a incoronare la Casa di Maranello vincitrice tra i Costruttori, consegna a Pier Guidi-Calado-Giovinazzi il primo posto, davanti a Ye-Kubica-Hanson; terzi Fuoco-Molina-Nielsen.
La squadra italiana brinda a un successo già parte della storia del motorsport. L’annata ha visto le 499P della squadra Ferrari – AF Corse ottenere tre successi (in Qatar con l’equipaggio numero 50, a Imola e in Belgio con il 51), due secondi e tre terzi posti, oltre a tre pole position (a Lusail e a Imola con Pier Guidi-Calado-Giovinazzi, a Spa con Fuoco-Molina-Nielsen).
Un ruolino di marcia arricchito inoltre dalla tripletta a Lusail all’esordio di stagione (con la 499P numero 83 giunta seconda) e da due doppiette a Imola e Spa (considerando anche i piazzamenti della vettura in livrea Giallo Modena, che non maturava punti per la classifica iridata). AF Corse si è inoltre aggiudicato il FIA World Cup for Hypercar Teams riservato alle squadre indipendenti, e ha trionfato alla 24 Ore di Le Mans con Ye-Kubica-Hanson.
Utilizzato per la prima volta dalla Formula 1 nel 2004, il tracciato può contare su strutture tecnologicamente avanzate, tra le quali spicca la "Vip Tower", un edificio di otto piani che consente agli ospiti di osservare la pista nella sua interezza. Lo sviluppo del circuito è di 5,417 km ed il suo disegno ha riscosso unanimi consensi tra i piloti in quanto offre numerosi punti per superare gli avversari.
Caratterizzato da una combinazione di curve veloci e lente e da un rettilineo particolarmente lungo, ha nell'assenza di aderenza e nell’usura gomme le criticità principali. La sabbia del deserto, infatti, viene continuamente trasportata sull'asfalto dal vento. Per ovviare a questo problema, gli organizzatori hanno messo a punto un bitume dalla grana molto particolare che assicura un grip in ogni caso sufficiente.
Il Circuito Internazionale del Bahrain, chiamato anche "Sakhir" si trova in località Sakhir, alla periferia di Manama, capitale del Bahrein.
Il circuito è stato realizzato per ospitare il Gran Premio del Bahrein di Formula 1. La prima edizione risale al 2004 e i lavori di costruzione terminarono giusto in tempo per permettere lo svolgimento della gara, anche se alcune parti della struttura vennero completate in seguito.
I lavori sono stati realizzati seguendo il progetto dello studio dell’architetto tedesco Hermann Tilke, incaricato di realizzare o modificare numerosi tracciati automobilistici.
Il Circuito Internazionale del Bahrain si trova al centro di un deserto e pertanto il problema principale è la sabbia che, soffiata dal vento, va a depositarsi sull’asfalto, compromettendo la regolarità e la sicurezza delle competizioni. Come soluzione, gli organizzatori hanno iniziato ad utilizzare uno speciale spray adesivo con cui vengono trattate le zone sabbiose immediatamente intorno al tracciato. Tuttavia, nel 2009 una violenta tempesta di sabbia ha provocato l'interruzione di alcuni test privati.
I layout disponibili del circuito sono sei: oltre alla conformazione Grand Prix Circuit (5.412 metri) esistono anche il layout Outer Circuit, Endurance Circuit, Paddock Circuit, Oasis/Inner Circuit e un ovale.
499P è il nome della Le Mans Hypercar con cui Ferrari ha affrontato il mondiale endurance FIA WEC nella top class a partire dalla stagione 2023, ed è un nome che evoca la storia della Casa del Cavallino Rampante.