Con i suoi 13.626 metri il circuito de la Sarthe, nelle vicinanze della città francese di Le Mans, è uno dei tracciati più lunghi del mondo. E, sicuramente, quello in cui si disputa una delle più suggestive e famose gare: la 24 Ore.
Il circuito ha come principale caratteristica quella di utilizzare alcuni tratti di strade dipartimentali solitamente aperte alla circolazione dei veicoli, chiuse al traffico in occasione delle competizioni. A queste si affianca la sezione permanente del tracciato.
La prima pista di Le Mans risale al 1923, quando, le strade intorno alla cittadina francese vengono chiamate ad ospitare la 24 Ore, oggi la più importante gara endurance di automobilismo.
Nel corso degli anni, il circuito de la Sarthe ha subìto diverse modifiche che l’hanno portato agli attuali 13 km e mezzo circa. A caratterizzarlo è il suo lungo rettilineo noto con il nome di Ligne Droite des Hunaudieres. Questo, come gli altri rettilinei, è noto per il particolare affaticamento meccanico a cui vengono sottoposte le vetture: l’accelerazione al massimo per lunghi tratti, i continui cambi di marcia e le violente frenate. In questo senso, particolarmente critico risulta il tratto finale del rettilineo des Hunaudieres, dove si raggiungono velocità di punta molto elevate. Non a caso i freni a disco furono impiegati per la prima volta proprio sul circuito di Le Mans. Non solo: sullo stesso tracciato venne sperimentato per la prima volta anche il sistema cute-off che taglia l’alimentazione del motore in frenata, riducendo il consumo di carburante. Proprio la gestione del carburante risulta da sempre la strategia determinante per chiunque punti alla vittoria nella gara endurance.
Nel 1990, per ridurre le velocità, si optò per l’introduzione di due chicane sul rettilineo des Hunaudieres, la prima chiamata Forza Motorsport, la seconda Michelin.
Il circuito di Le Mans, il cui vero nome è “circuit de la Sarthe”, è situato nelle vicinanze della città di Le
Mans, nel dipartimento francese della Sarthe.
E’ uno dei tracciati più lunghi del mondo. La maggior parte del layout è composto da strade dipartimentali aperte normalmente al traffico (la D338 e la D139). Oltre 9 km dell’attuale circuito di 13,6 km vengono chiusi al traffico stradale solo durante lo svolgimento delle corse. Dalla sua inaugurazione nel 1923, sono state apportate sistematiche modifiche che hanno portato a continue variazioni della lunghezza.
Le parti più celebri del tracciato sono le curve Dunlop, Esse de la Foret, Tertre Rouge, Mulsanne, Indianapolis, Arnage. Famoso è poi il rettilineo delle Hunaudières: uno dei tratti normalmente aperti alla circolazione stradale in quanto fa parte della Route Nationale 158/D338 che collega Le Mans alla città di Tours. Con una lunghezza di 6,75 km è il più lungo rettilineo al mondo tra tutti i circuiti stradali.
Il circuito è famoso per lo svolgimento della 24 Ore di Le Mans, la gara più importante del Campionato del mondo endurance, organizzata dall’Automobile Club de l’Ouest (ACO). La prova della durata di un giorno prevede la partenza alle 15:00 del sabato per terminare dopo 24 ore. La competizione è aperta a vetture prototipo e Gran Turismo.
La 24 Ore fino al 1969 prendeva il via con quella che è conosciuta come la "partenza Le Mans", con le auto allineate su un lato della pista e i piloti sull'altro. Allo scoccare delle 15:00 e allo sventolare della bandiera francese, i piloti attraversavano di corsa la pista, entravano nelle auto e partivano. Questa procedura divenne particolarmente pericolosa e quindi rimpiazzata nel 1970 con la partenza da fermo. L’anno successivo si passò all’attuale partenza in corsa (rolling start).
Ferrari vince la 24 Ore di Le Mans del Centenario con la 499P portata al traguardo da Alessandro Pier Guidi, che ha condiviso con James Calado e Antonio Giovinazzi la vettura numero 51 nell’arco dei 342 giri completati sul tracciato francese.