Ferrari conquista il terzo successo in altrettante prove del FIA WEC 2025 grazie alla vittoria firmata alla 6 Ore di Spa-Francorchamps dalla 499P numero 51, transitata al traguardo con Alessandro Pier Guidi. In seconda posizione la vettura gemella della squadra Ferrari – AF Corse che ha concluso la prova con Nicklas Nielsen al volante. Conclude 15esima, invece, la Ferrari numero 83 iscritta dal team privato AF Corse.
Il Cavallino Rampante consolida così il primato sia nella classifica iridata Costruttori sia nella graduatoria Piloti al termine di un weekend che ha registrato, a Spa, oltre 98 mila presenze in tribuna. A completare la festa ferrarista il successo della 296 LMGT3 numero 21, e il terzo posto della 54, entrambe iscritte da Vista AF Corse, nella classe riservata alle vetture derivate dalla serie.
Per l’intero arco della corsa le 499P della squadra Ferrari – AF Corse, affidate al via a Nielsen e Calado, sono state protagoniste della sfida, rimanendo nelle primissime posizioni. Nonostante una notevole concorrenza, che si è evidenziata in modo particolare tra la parte mediana della gara e l’ultima frazione, la strategia perfetta della squadra ha permesso a Pier Guidi-Calado-Giovinazzi e a Fuoco-Molina-Nielsen di sfruttare al meglio gli pneumatici e di esprimere il potenziale delle 499P, consentendo nel finale al pilota italiano di transitare per primo sotto la bandiera a scacchi, precedendo di soli 4 secondi il compagno di squadra danese.
La prova della 499P numero 83 del team AF Corse, invece, è stata condizionata da un problema al motore che ha costretto i meccanici a sostituire il turbo. La squadra è riuscita a riportare la vettura in pista già nel corso della seconda ora, consentendo ai tre piloti – l’ufficiale Ferrari Yifei Ye, insieme a Robert Kubica e Phil Hanson – di completare la gara e di lasciare il Belgio con punti preziosi per la classifica riservata ai team indipendenti.
Il fine settimana a Spa era iniziato nel migliore dei modi con tre Ferrari scattate davanti a tutti in grigia di partenza. In prima posizione l’equipaggio numero 50, davanti alla 499P in livrea Giallo Modena, e alla numero 51 della squadra ufficiale. Con il risultato ottenuto in gara, invece, sale a quota sei il numero di vittorie assolute della 499P dall’esordio nella top class dell’endurance: i tre successi del 2025 (in Qatar, a Imola e in Belgio) si sommano a quelli del 2024 (a Le Mans con la vettura numero 50 e al COTA con la numero 83 di AF Corse) e all’indimenticabile vittoria alla 24 Ore di Le Mans del Centenario, nel 2023, con Pier Guidi-Calado-Giovinazzi.
Nella stagione 1972 Ferrari aveva ottenuto tre vittorie nei primi round del Campionato del Mondo quando le 312 PB avevano firmato altrettante doppiette: alla 1000 Chilometri di Buenos Aires (con Peterson-Schenken davanti a Regazzoni-Redman), alla 6 Ore di Daytona e alla 12 Ore di Sebring, in entrambi i casi con Andretti-Ickx davanti a Schenken-Peterson. Nella medesima annata Ferrari ottenne dieci vittorie sulle 11 prove inserite nel calendario iridato, inclusa la doppietta alla 1000 Chilometri di Spa con Redman-Merzario primi, davanti a Ickx-Regazzoni.

Una delle poche piste definite "della vecchia generazione" ancora in vita senza che abbia subito delle modifiche radicali. La pista immersa nel verde delle Ardenne infatti, mantiene praticamente intatte le caratteristiche tecniche del circuito originario (che era lungo circa 14 chilometri) rendendolo eccitante, sotto il profilo tecnico, dal primo all'ultimo metro, ricco com'è di punti tecnici in grado di fare emergere la differenza tra i piloti.
Chi è un appassionato di automobilismo non può non "emozionarsi" al passaggio delle vetture all'Eau Rouge o al Radillon e "sentire" (nel vero senso della parola) chi affronta in pieno o meno questa terribile depressione.
Ovviamente però non è solo il "gruppo" Eau Rouge-Radillon che permette ai piloti di segnare il miglior tempo. Spa infatti presenta una parte centrale del circuito decisamente interessante, caratterizzata com'è da una sequenza di curvoni veloci in appoggio intervallati da brevi rettilinei. Questa seconda trance è forse la più tecnica, dal momento che richiede al pilota una guida particolare onde evitare di finire in testacoda. Dopo il misto, all'uscita della insidiosa Stavelot, si ritorna nella storia, e precisamente nel suggestivo rettilineo nel bosco delle Ardenne, il Blanchimont, che porta alla Bus Stop, ultima curva del tracciato.
Ma il circuito del Belgio è famoso anche per le condizioni metereologiche - molto variabili - che spesso regalano ai piloti tratti bagnati e tratti asciutti, in una pista che misura quasi sette km!
Tra gli eventi principali si ricorda la celebre 24 Ore, una prova della lunghezza di un giorno, che ha inaugurato la struttura, riservata a vetture Turismo e che dal 2001 è stata estesa anche alle GT.
Dal 1950 è entrato a far parte del calendario della Formula 1, ospitando il Gran Premio del Belgio. La prima edizione del Gran Premio, quello d’Europa, risale invece al 1925. Le monoposto di Formula 1 hanno corso sul tracciato di Spa-Francorchamps salvo una parentesi negli anni 70, con lo spostamento del Gran Premio a Nivelles e a Zolder, per poi ritornare nel 1983.
499P è il nome della Le Mans Hypercar con cui Ferrari ha affrontato il mondiale endurance FIA WEC nella top class a partire dalla stagione 2023, ed è un nome che evoca la storia della Casa del Cavallino Rampante.