1993
1994

ARTE IN MOVIMENTO

LA F512 M PRESENTATA AL MOMA

ARTE IN MOVIMENTO
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F333 SP
F512 M
412 T1
1995
ARTE IN MOVIMENTO
1994ARTE IN MOVIMENTO
00:00
MomentiGarage
1947
1947LA PRIMA VITTORIA
1948Nasce la 166 MM
1949TRIONFO A LE MANS
1950
1950MILLE MIGLIA ROSSA
1950IL DEBUTTO IN F1
1951PRIMO CHAMPAGNE IN F1
1952MARZOTTO RE A MONACO
1952L'ALLORO DI ASCARI
1953CAMPIONI DI SPORT
1954L'ULTIMA PANAMERICANA
1954LA REGINA DI PARIGI
1955LA SIGNORA DELLE COUPÉ
1956FANGIO CAMPIONE
1957L'ULTIMA MILLE MIGLIA
1957SOGNANDO CALIFORNIA
1958IL CAMPIONE ELEGANTE
1959RESISTENZA AMERICANA
1960
1960INIZIA LA SERIE
1961MONOPOLIO ROSSO
1962IL CAPOLAVORO
1963LE MANS, ITALIA
1964L'EROE DEI DUE MONDI
1965LA VITTORIA ALLA TARGA
1966IL GIOIELLO 365 P
1967ARRIVO DA LEGGENDA
1968L'OMAGGIO AL TRIONFO
1968TANGO ARGENTINO
1969UN NUOVO PARTNER
1969IN CIMA ALL'EUROPA
1969LA DINO DELLA TASMANIA
1970
1970IL MIRACOLO 512 S
1971ECCO LA 365 GT4 BB
1972LA PISTA DI CASA
1972L'EN PLEIN DELLA 312 P
1973NASCE LA DINO 308 GT4
1974LA FEBBRE A 50
1975LAUDA CAMPIONE
1975LA PRIMA VOLTA
1976AUTOMATICAMENTE BELLA
1977DOPPIO NIKI
1978PROFETA IN PATRIA
1979SCHECKTER MONDIALE
1980
19804 POSTI, MONDIAL 8
1981TRIONFO TURBO A MONACO
1982INARRESTABILE 308 GTB
1983PIACERE EN PLEIN AIR
1984LA CAPOSTIPITE
1984CAPOLAVORO DI STILE
1985328, ULTIMO ATTO
1986SORPRESA AMERICANA
1987IL SOGNO DI ENZO
1988IL GIORNO DELL'ADDIO
1989IL CAMBIO DI MANSELL
1990
1990100 E LODE
1991EVOLUZIONE DI UN'ICONA
1992L'ANIMA GRAN TURISMO
1993DEDICATO AI CLIENTI
1994ARTE IN MOVIMENTO
1995LA F1 SBARCA SU STRADA
1996LA PRIMA DI SCHUMY
1997RIVOLUZIONE AL CAMBIO
1998FORMA E VELOCITÀ
1999RITORNO IN VETTA
2000
200021 ANNI DOPO
2001BIS MONDIALE
2002OMAGGIO AL FONDATORE
2003RICORDANDO AGNELLI
2004INARRESTABILI
2005MAGIA SUPERAMERICA
2006PROGRAMMA ESCLUSIVO XX
2007KIMI CAPOLAVORO FINALE
2008ANCORA CAMPIONI
2009PUNTO DI RIFERIMENTO
2010
2010DIVERTIMENTO ROSSO
2011FF PER OGNI CONDIZIONE
2012PRESTAZIONI E DESIGN
2013INNOVAZIONE ESTREMA
2014IL NON PLUS ULTRA
2015VERSO IL FUTURO
201670 YEARS OF AN ICON
2016IN BORSA A MILANO
2017AUGURI, FERRARI!
2018ADDIO SERGIO
2019DIFFERENT FERRARI FOR DIFFERENT FERRARISTI
2020
2020UN MARCHIO CHE DIMOSTRA GRANDE RESILIENZA
2021UN ANNO DI GRANDI CAMBIAMENTI
1994Innovazione continua

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LA F512 M PRESENTATA AL MOMA

Può un capolavoro essere migliorato da una sua copia realizzata ad anni di distanza? La risposta può essere affermativa, analizzando ad esempio la celebre ͞Vergine delle rocce͟ di Leonardo Da Vinci. La prima versione di questa opera, oggi custodita al Louvre, venne realizzata dal genio toscano in un periodo databile al 1483-1486, mentre la seconda versione di questo dipinto, visibile alla National Gallery di Londra, venne ultimata tra il 1506 ed il 1508.

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Tra queste due versioni, le differenze possono sembrare impercettibili ad un occhio poco attento, ma ad un’analisi approfondita emergono significative varianti. Analogamente, la F512 M rappresenta una rivisitazione della Testarossa degli Anni 80, migliorandola in molti ma significativi dettagli. La F512 M non è solo la versione più sviluppata della serie Testarossa, ma è anche la più rara. E’ l’ultima rappresentante delle Ferrari prodotte in serie con motore dodici cilindri boxer in posizione centrale, quello stesso motore derivato dalle celebri 312 T che dominavano i mondiali di Formula 1 degli Anni 70. Ovviamente l’unità che equipaggia la F512 M è oggetto di profonde revisioni ed ottimizzazioni da parte dei tecnici, in particolare per quanto riguarda le caratteristiche termodinamiche e cinematiche, con indubbi benefici sul fronte della potenza massima, ora salita a 440 cavalli. L’aumento della potenza garantisce dei miglioramenti nell’accelerazione rispetto al modello precedente e, complice una serie di interventi di alleggerimento in diverse aree della vettura, permette di registrare anche un incremento del rapporto peso potenza. La lettera ͞M͟ che appare accanto a F512 e che indica la versione ͞Modificata͟ della vettura, non rappresenta un’operazione di marketing, bensì evidenzia un profondo intervento che ha riguardato tutte le parti del modello. Lo testimonia, ad esempio, la migliore penetrazione aerodinamica, ottenuta intervenendo in maniera sostanziale sulle linee e sulle forme tanto del frontale quanto della coda. E’ tuttavia nella parte anteriore che si concentra il lavoro dei designer di Pininfarina e degli ingegneri di Maranello.

La nuova linea del musetto è strettamente imparentata con quella del modello 355 e con lo stile della 456 GT 2+2. Il cambiamento più radicale nell’aspetto della parte anteriore, rispetto alla Testarossa originale o alla 512 TR è la scomparsa dei doppi proiettori retrattili, sostituiti da unità fisse di tipo omofocale protette da una copertura in vetro. Il cofano anteriore viene dotato di una coppia di piccole prese NACA, site nella zona verso il parabrezza, che hanno il compito di convogliare l’aria al migliorato impianto di condizionamento. Nella zona posteriore la griglia orizzontale a tutta larghezza di color nero satinato risulta ridotta nelle sue dimensioni e ai suoi lati vengono inserite le nuove luci posteriori gemelle, di forma circolare, omaggio alla storia stilistica dell’azienda. La F512 M, che sostituisce la 512 TR, viene presentata al Salone di Parigi nell’autunno 1994 anche se ad alcuni periodici specializzati stranieri viene mostrata in segreto a Maranello da un padrino d’eccezione, Jean Alesi, pilota ufficiale della Scuderia. Anche per questa vettura si decide di utilizzare una ͞F͟ (come Ferrari) in guisa di prefisso al numero dei modelli. In questo caso la sigla, come già sulla 512 TR, indica i cinque litri di cilindrata del propulsore e il numero dei cilindri.

Il suffisso ͞M͟, invece, oltre ad essere usato per indicare la versione ͞Modificata͟, è a sua volta un omaggio alla lettera che la Ferrari adottò sui prototipi Sport da competizione 512 S dei primi anni settanta quando furono aggiornati e divennero 512 M.

I capolavori del 1994