Sono passati 40 anni dalla prima volta del Mondiale sul circuito del Santerno, quando l’impianto ospitò il GP d’Italia al posto di una Monza chiusa per lavori di ammodernamento. Dall’anno seguente il tracciato alle porte di Milano si è ripreso la corsa tricolore ma per 26 anni a Imola si è disputato il Gran Premio di San Marino. La Scuderia Ferrari ha vinto qui otto volte, la prima nel 1982 con Didier Pironi, nella gara che sancì la fine del rapporto tra il pilota francese e il compagno di squadra canadese Gilles Villeneuve; l’anno successivo con Patrick Tambay e poi per sei volte con Schumacher (1999, 2000, 2002, 2003, 2004 e 2006).
Non c’è più la variante prima dei box per cui adesso, dall’uscita della Rivazza fino alla staccata della chicane del Tamburello, le vetture sono sempre in piena accelerazione. Il tempo sul giro dovrebbe aggirarsi intorno al minuto e 14 secondi, ben più veloce rispetto all’1’20”411 ottenuto sulla precedente configurazione da Schumacher nel 2004. Per il resto il circuito non è cambiato e continua a proporre curve leggendarie come la velocissima Villeneuve, la Tosa, l’impegnativa Piratella e le Acque Minerali in discesa.
Nel 1970, nel corso di una cerimonia solenne in Consiglio Comunale, il Sindaco di Imola affidò all’immagine e al carisma di Enzo Ferrari le sorti dell’autodromo, intitolandolo al figlio Dino, morto nel 1956 ad appena 24 anni. Alla morte del grande Enzo, nel 1988, proprio per dare un segno tangibile dell’affetto e della riconoscenza che ha legato Imola al “Drake” il circuito venne rinominato Autodromo Enzo e Dino Ferrari.
anno | pilota | modello |
---|---|---|
1982 | Pironi | 126C2 |
1983 | Tambay | 126C2B |
1999 | Schumacher | F399 |
2000 | Schumacher | F1-2000 |
2002 | Schumacher | F2002 |
2003 | Schumacher | F2003-GA |
2004 | Schumacher | F2004 |
2006 | Schumacher | 248 F1 |