Il pilota svedese è tornato tra i protagonisti assoluti della serie, conquistando la piazza d’onore nella Feature Race sul circuito dell’Hungaroring.
Serviva una risposta, ed è arrivata. La battuta d’arresto nel precedente appuntamento di Silverstone- un weekend nel quale un guasto al motore ha vanificato ogni possibilità di conquistare punti – Dino Beganovic è tornato a competere per le posizioni di vertice, salendo sul podio dell’Hungaroring grazie al secondo posto nella Feature Race. Nel bilancio di tappa c’è anche la decima posizione conquistata nella gara sprint, per un bottino complessivo che ha permesso a Beganovic di salire a quota 94 nella classifica generale, dove ora occupa la quarta posizione. “Sono felice per il risultato – ha commentato Dino – abbiamo fatto punti importanti per la classifica, ed era importante dopo la sfortuna di Silverstone. Devo dare grande merito alla squadra perché non abbiamo mai smesso di spingere, e continueremo a farlo fino al termine della stagione. È stato un weekend molto complicato a causa dalla gestione degli pneumatici, ma complessivamente abbiamo affrontato bene la problematica, come dimostra il risultato ottenuto nella Feature Race”.
Sprint Race. In virtù della griglia invertita, Beganovic – secondo in qualifica – ha preso il via della prima gara del weekend ungherese dall’undicesima posizione. La corsa è stata condizionata dalla gestione degli pneumatici, che ha reso i 19 giri in programma una vera e propria sfida. Al via Dino ha perso due posizioni, lottando nelle fasi successive per entrare nella top-10, obiettivo raggiunto nell’ultimo giro prima della traguardo. “È stata una gara dura – ha spiegato – per tutta la corsa l’obiettivo è stato salvare le gomme, ma in generale non abbiamo avuto un ritmo tale da consentire la rimonta in cui speravo”.
Feature Race. La corsa che ha concluso il weekend ungherese ha visto Beganovic tenere la seconda posizione. La temperatura dell’asfalto, circa 30 gradi, non ha messo al riparo i piloti da un progressivo calo di performance degli pneumatici, a causa di un’usura accentuata. Dino ha gestito al meglio i 19 giri in programma (distanza ridotta proprio per tutelare maggiormente le gomme rispetto alle 24 tornate inizialmente previste), cementando il piazzamento con un vantaggio sugli inseguitori che è cresciuto giro dopo giro. “Sin dal via ho seguito il leader (Zak O’Sullivan, ndr) – ha spiegato Dino – e nei primi passaggi è riuscito a costruire un piccolo gap nei miei confronti, che in quella fase di gara ero concentrato a preservare le mie gomme. Nell’ultima parte di corsa ho iniziato a spingere per provare a recuperare, ma forse ho atteso troppo, perché alla fine avevo ancora un po' di gomma. Complessivamente sono però contento per la seconda posizione, era importante chiudere questo weekend con un piazzamento di peso”.