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Le Finali Mondiali Ferrari permettono ogni anno di radunare su un unico circuito i piloti delle varie serie della Casa di Maranello oltre a celebrare insieme ai tifosi la conclusione della stagione sportiva, riunendo in pista tutte le principali attività del Cavallino Rampante.
Un programma ricco che vedrà gli ultimi atti per l’assegnazione dei titoli della serie europea e nord americana.
Si assegneranno inoltre i titoli di campione del mondo del Trofeo Pirelli e della Coppa Shell, in una competizione nella quale i piloti dei campionati (Europe e North America) si daranno battaglia l’uno contro l’altro.
Non solo corse nel fine settimana a Imola: spazio anche alle attività non competitive, a partire da F1 Clienti con le monoposto che hanno scritto la storia della Scuderia Ferrari sulle piste di tutto il mondo, ma anche i bolidi del Programma XX e i gioielli del Club Competizioni GT. Domenica, inoltre, come da tradizione è in programma lo spettacolare Ferrari Show, uno dei momenti adrenalinici più attesi dal pubblico e dagli appassionati degli Scuderia Ferrari Club con l’esibizione in pista delle vetture del Cavallino Rampante.
Le Finali Mondiali offriranno anche il palcoscenico per la gamma Ferrari, così come agli esemplari che hanno scritto pagine memorabili della storia del Cavallino Rampante, esposte nella spettacolare area display.
Il pubblico potrà accedere gratuitamente alle tribune giovedì 17 e venerdì 18 ottobre.
Il sabato e la domenica sono disponibili titoli di accesso alle tribune, per le singole giornate o un mini abbonamento valido per il 19 e il 20 ottobre.
E’ conosciuto anche come circuito di Imola oppure del Santerno, dal fiume che scorre proprio accanto.
Inaugurato ufficialmente nel 1953, con la denominazione di “Autodromo Prototipo Coni”, cambia il nome nel 1970 con l’intitolazione a Dino Ferrari, in memoria dello scomparso figlio di Enzo Ferrari, a cui si aggiunge successivamente il nome di quest’ultimo.
Inizialmente conosciuto come teatro per le corse in moto, il tracciato di Imola assume una caratura internazionale a partire dal 1979 con l’approdo della Formula 1 sancito dal “Gran Premio Dino Ferrari”. Nel 1980 diventa il “Gran Premio d’Italia”, mentre dall’anno successivo fino al 2006 sarà il “Gran Premio di San Marino”. Segue una pausa, senza più le monoposto, fino al 2020, quando Imola torna ad ospitare il “Gran Premio dell’Emilia-Romagna”. Oltre alla Formula 1 si corrono prove di vari campionati endurance, GT e altre serie con vetture monoposto.
Quello di Imola è universalmente riconosciuto come un tracciato molto tecnico, con curve e staccate piuttosto impegnative. Ha una lunghezza di 4.909 metri con 12 curve a sinistra e 9 a destra e fin dalle sue origini viene considerato un piccolo Nürburgring.
Dopo le tristi vicende del 1994, con la scomparsa dei due piloti Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, la pista è stata oggetto di importanti modifiche, rallentando alcuni tratti ritenuti eccessivamente pericolosi. Nel 2006 il circuito e le strutture annesse sono stati oggetto di un piano di riqualificazione curato dal noto architetto tedesco Hermann Tilke, specializzato nella realizzazione di circuiti automobilistici.
Il pubblico potrà accedere gratuitamente alle tribune giovedì 17 e venerdì 18 ottobre.
Il sabato e la domenica sono disponibili titoli di accesso alle tribune, per le singole giornate o un mini abbonamento valido per il 19 e il 20 ottobre.
La prima edizione delle Finali Mondiali a Imola era stata nel 1999 quando l’evento si chiamava “Tutte le Ferrari in Pista”.
L’evento ritorna quest’anno sul circuito del Santerno, dopo l’edizione delle Finali Mondiali del 2022.
Un ritorno significativo presso l’impianto che porta il nome del fondatore della Casa di Maranello, teatro comunque di numerosi round del Ferrari Challenge Europe e di eventi di F1 Clienti e XX Programme.
Nel 1970 si decise di intitolare l’autodromo con il nome Dino Ferrari, in memoria dello scomparso figlio di Enzo Ferrari. Alla successiva morte di Enzo Ferrari, nel 1988, come segno tangibile dell'affetto e della riconoscenza che legavano Imola all’ingegnere, il circuito mutò il suo nome e da allora è intitolato a Enzo e Dino Ferrari.
Le curve del tracciato imolese racchiudono una storia, a volte drammatica, che rendono l'Enzo e Dino Ferrari di Imola unico al mondo: Piratella, Tosa, Acque Minerali, Gresini, Rivazza, le varianti Tamburello e Villeneuve.