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Passione

Rivivere la storia

A settant’anni dalla prima vittoria della Scuderia Ferrari in Formula 1, firmata da José González, i nostri esperti del Dipartimento Classiche hanno sapientemente restaurato una 375 F1
Testo: Mark Dixon / Video Editor: Joe Boyle
Foto: A.Ceccarelli, A.Bianchetti/Red Focus

Si tratta di una delle Ferrari più significative della storia della Scuderia.

Quella che le è valsa la prima vittoria in assoluto in una gara di Formula 1.

Il suo motore V12 aspirato, progettato da Aurelio Lampredi, diede finalmente alla Ferrari la potenza necessaria per avere la meglio contro l’eterna vincitrice: l’Alfa Romeo sovralimentata. Oggi, una delle auto protagoniste di quella gara leggendaria, il Gran Premio di Gran Bretagna del 1951, è tornata sotto i riflettori. 

 

Incredibilmente, una delle altre Ferrari 375 di quella gara leggendaria, il telaio numero 5, guidata dal celebre Alberto Ascari, è sopravvissuta. Data l’importanza di quel modello e di quella particolare gara per la storia di Ferrari, era doveroso affidare al Dipartimento Classiche di Maranello il restauro completo dell’auto. 

Sebbene gran parte del telaio originale fosse sopravvissuto intatto, è stato necessario creare una carrozzeria nuova di zecca dai disegni d'archivio

Andrea Modena, responsabile di Ferrari Classiche, guida un team appassionato che si è dedicato con impegno sia a una ricerca storica dettagliata sia a un restauro a tutto tondo. Grazie ai suoi ineguagliabili archivi tecnici e alla dedizione degli storici, del team di certificazione e dei professionisti dell’officina, il Dipartimento Ferrari Classiche è riuscito a ripercorrere tutte le modifiche apportate all’auto dalla sua costruzione in avanti. 

 

Al termine della stagione del 1951, l’auto fu venduta al pilota indipendente Chico Landi e riverniciata di giallo in onore dei colori brasiliani. Nel 1952 vi gareggiò in Europa, incluso Silverstone, e a Montevideo, oltre che nel Gran Premio di Albi, in Francia. Nei due anni successivi partecipò ad altre corse a Interlagos, Boavista e Buenos Aires. 

 

Guarda come il Dipartimento Classiche ridà vita alla 375 F1

Nel 1955 Landi rispedì la 375 in Italia, affinché Scaglietti potesse modificarne la carrozzeria per renderla un’auto sportiva sulla falsariga della 750 Monza, tuttavia conservò la posizione di guida centrale. Due anni dopo, fece l’errore di sostituire il suo V12 con un V8 Chevrolet, con cui gareggiò a Interlagos. La carrozzeria fu ulteriormente modificata nel 1959-60 e si ritiene che la sua ultima gara sia stata sempre a Interlagos nel 1964. 

 

Colin Crabbe era un collezionista di auto da corsa storiche e aveva un fiuto imbattibile nello scovare modelli d’epoca rari e interessanti, per questo negli anni ’70 acquistò ciò che restava del telaio 5 prima di affidarlo al collega e restauratore d’auto da corsa britannico Tony Merrick affinché lo ricostruisse completamente. Ne uscì una carrozzeria nuova di zecca, che però a distanza di 40 anni non ha soddisfatto pienamente gli esperti di Ferrari Classiche. 

La famosa vittoria del 1951 è stata così importante per la Ferrari che un restauro completo era giusto fosse affidato al Dipartimento Classiche di Maranello 

Il team ha così iniziato a smantellare l’auto nel settembre del 2019 e si è reso ben presto conto che la struttura di supporto della carrozzeria non era corretta. “Era stata ricostruita con tubi arrotondati, come una 375 Indianapolis, anziché con una sezione quadrata, e la forma era scorretta, in particolare nell’area del serbatoio. Tuttavia, il telaio è rimasto interamente quello originale dalla paratia posteriore, il numero ‘5’ è inciso nell’area dell’abitacolo, anche se la parte anteriore è stata modificata al momento dell’installazione del V8 Chevrolet”. Incredibilmente, il motore V12 installato nel telaio numero 5 in occasione del restauro di Tony Merrick degli anni ‘70 era originale e non era per nulla in cattive condizioni. 

 

Charles Leclerc guida la 375 restaurata sulla pista di Silverstone

Da un punto di vista estetico, la parte più impegnativa del restauro è stata la creazione di una carrozzeria completamente nuova. Si è fatto riferimento ai disegni originali per ricostituirne la struttura portante. Per la forma della scocca, è stato costruito un modello in scale 1:3 e gradualmente perfezionato. Per modellare i pannelli sono stati utilizzati manichini in legno come si faceva all’epoca. 

 

A quasi settant’anni dal giorno in cui González vinse il Gran Premio di Gran Bretagna del 1951 al volante di una 375, il telaio 5 restaurato è tornato sulla pista di Silverstone, guidato dal pilota Ferrari Charles Leclerc. Guarda lo splendido video sul canale YouTube ufficiale di Ferrari: una volta sentito, il rombo del V12 lungo l’Hangar Straight di Silverstone è impossibile da dimenticare. 

 

30 dicembre, 2021