Il 2019 della Scuderia Ferrari è soprattutto un anno di rifondazione in cui la squadra, giovane in vari ruoli ad iniziare da quello di Team Principal, ora ricoperto da Mattia Binotto, cresce man mano nel corso della stagione. Vengono celebrati i 90 anni della Scuderia e nasce #essereFerrari, un hashtag che si pone come denominatore comune del nuovo ciclo che si vuole aprire per continuare ad alimentare il mito del Cavallino Rampante. La stagione vede l’esordio nel team del talento della Ferrari Driver Academy, Charles Leclerc, che affiancato il confermato Sebastian Vettel. L’inizio di stagione è difficile, e serve tutta la bravura di Sebastian per sostenere la squadra. La prima gioia arrivata dopo l’estate, a Spa-Francorchamps, grazie a Charles, che si ripete sette giorni più tardi a Monza, quando manda in tripudio Monza riportando la Scuderia al primo posto nel Gran Premio d’Italia dopo nove anni. La prova definitiva della crescita della SF90 arriva a Singapore, quando si concretizza una doppietta che nessun team è mai riuscito ad ottenere. Sebastian precede Charles e pone fine a un digiuno di vittorie che dura dal GP del Belgio 2018. Il finale di stagione vede le SF90 molto veloci in qualifica anche se non arriva nessuna nuova vittoria. A fronte di tre affermazioni, la Scuderia Ferrari è al comando per un terzo dei giri dell’intero campionato, mostrando dunque una competitività superiore ai risultati raccolti in pista. Per il secondo anno di fila entrambi i piloti vincono almeno una gara, mentre nel bilancio di fine anno ci sono anche 16 podi e nove pole position.