Il vertiginoso aumento prestazionale obbligava la FISA a intervenire sul regolamento tecnico, decretando la fine delle vetture a effetto suolo. La Scuderia iniziava quindi il Mondiale con la 126 C2B, evoluzione della 126 C2 adattata alle nuove specifiche regolamentari ed equipaggiata con gomme Goodyear, affidandola alla coppia tutta francese Patrick Tambay-René Arnoux, che conquisterà due vittorie prima del debutto della 126 C3 al Gran Premio di Gran Bretagna (nono appuntamento stagionale dei 15 in calendario). La 126 C3 rappresentava un importante progresso tecnico, grazie alla monoscocca realizzata con i materiali più avanzati disponibili e con i pannelli in alluminio a nido d’ape sostituiti dai più leggeri e robusti pannelli in fibra di carbonio. Le vittorie di Arnoux nel GP di Germania e Olanda confermavano la bontà della nuova monoposto, con la Scuderia che a fine anno conquisterà nuovamente il titolo Costruttori.