La gara a volte si è rivelata una lunga teoria di vetture che non riescono a sorpassarsi lungo i 5.554 metri del giro se non rischiando alla curva 7. Dall’arrivo in Formula 1 del DRS le cose sotto il profilo dello spettacolo sono migliorate.
Nel primo settore si trovano le curve veloci, poi ci sono alcune frenate molto dure prima della chicane di curva cinque e un ultimo settore con curve da alto carico nelle quali bisogna essere estremamente precisi perché è facile perdere la traiettoria ideale finendo larghi. Ad Abu Dhabi c’è anche da gestire il fatto che la temperatura della pista va diminuendo man mano che la gara prosegue, di conseguenza è importante pensare ad un assetto che sia in grado di reagire correttamente al calo dei gradi dell’asfalto.
Lungo rettilineo (dopo la curva 7). Sorpassi difficilissimi qui. Due i punti nei quali è possibile attivare il DRS ma solo uno li consente davvero: dopo la curva 7 si entra sul lunghissimo rettilineo dove si può sorpassare con una certa facilità.
L’uscita dei box. È stata soprannominata l’uscita del centro commerciale. Si tratta di un sottopasso in curva che si infila sotto la pista. I piloti sfiorano il muro ad ogni passaggio. Guai a deconcentrarsi: il patatrac può essere dietro l’angolo.
