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    Fast Lane: Frederik Espersen

    Maranello 30 ottobre 2020

    Fast Lane” ospita il danese Frederik Espersen che affronta la sua seconda stagione con i colori di Baron Motorsport. Lo abbiamo incontrato sulla “calda” pista di Barcellona in occasione del secondo round del Ferrari Challenge Europe. Il danese è il più giovane pilota della serie, ma le ragioni anagrafiche non lo hanno certo intimorito e ha sfruttato il primo anno di apprendistato nel monomarca del Cavallino per mettere in pratica l’esperienza acquisita.

    “Ho intenzione di dare il massimo e farò del mio meglio per studiare la nuova Evo: ci sono molti elementi inediti, quindi sarà un po’ come ricominciare dall’inizio. Tuttavia, porterò con me tutto quello che ho imparato lo scorso anno e continuerò a provare a migliorare”.

    Quale ritieni possa essere il tuo circuito preferito e quale invece possa essere quello che più ti mette in difficoltà?

    “Per come si sono messe le cose nel weekend in Spagna, potrei dire che quello di Barcellona non è proprio il mio circuito favorito… Mi piace molto il tracciato del Mugello, dove lo scorso anno si sono disputate le Finali Mondiali e mi sono trovato molto bene”.

    Quali novità tecniche apportate sulla Ferrari 488 Challenge Evo hai apprezzato particolarmente?

    “Il controllo della vettura e la facilità di guida. Ho trovato alcune differenze nella gestione degli pneumatici: sono differenti e devo ancora imparare a come sfruttare al meglio il grip sulla distanza”.

    Quale gara ti ha emozionato maggiormente da quando hai iniziato a correre?

    “L’esperienza migliore l’ho vissuta a Spielberg in Austria, dove sono salito per la prima volta sul podio. Ho chiuso al secondo posto ed è stato fantastico. Una bella sensazione perché sapevo di aver lavorato duramente, di aver spinto fino al limite. Mi sentivo soddisfatto perché mi rendevo conto di aver fatto progressi importanti”.

    Ti piace la musica? E’ un’arma che usi per motivarti prima di entrare in pista?

    “Ascoltare la musica prima di una gara non mi aiuta, anzi… Non so perché mi capita, ma ottengo l’effetto contrario, mi agita. Quindi, prima di correre evito di ascoltarla. Comunque, amo la musica e per farvi capire fino a che punto posso arrivare, posso raccontarvi che lo scorso anno ho saltato il round del Nürburgring per assistere ad un concerto. Non volevo rinunciare a quell’esperienza insieme ai miei amici”.