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    Secondo posto beffardo per Kessel Racing a Portimão

    Portimão 01 novembre 2020

    Si è concluso con un secondo posto dal retrogusto amaro la 4 Ore di Portimão, ultima prova dell’European Le Mans Series, per Kessel Racing ed il suo equipaggio che vedono sfumare i due titoli in palio.

    Nonostante una stagione eccellente, David Perel, Niki Cadei e Michael Broniszewski non riescono a laurearsi campioni concludendo a pari punti nella graduatoria, decisa solo dall’esito della prima gara che arrise alla Porsche di Proton Competition e al suo equipaggio.

    Buono spunto. Mastronardi scatta bene al via seguito da Perrodo e Manuela Gostner, mentre alle loro spalle si porta Michael Broniszewski che è autore di un grande spunto allo spegnimento dei semafori ponendosi davanti a Christian Ried, rivale diretto per il titolo piloti. Il gruppo compatto favorisce molti duelli e in uno di questi Rodrigo Sales, ritarda troppo la staccata al tornantino e finisce nella ghiaia ventitré minuti dopo il via, mentre Broniszewski perde due posizioni a vantaggio di Ried e Cameron. Per il recupero della Ferrari di JMW Motorsport si rende necessaria una fase di Full Course Yellow che impone ai piloti l’andatura costante a 80 km/h.

    Alla ripresa delle ostilità Mastronardi inizia a creare un po’ di margine tra sé e Perrodo, mentre Ried perde terreno, insidiato anche da Cameron. Più difficile la gara di Broniszewski che scivola a oltre quaranta secondi dal leader complice anche una sosta ai box mentre Görig risale in sesta posizione. A cinque minuti dal termine della prima ora, Cadei rileva Broniszewski al volante della 488 GTE di Kessel Racing anticipando le soste delle vetture di classe GTE.

    Nella ghiaia. A un’ora e 35 dal via Perrodo, in quel momento saldamente in seconda posizione, viene toccato da un prototipo e finisce fuori all’ultima curva, lasciando via libera per la seconda posizione a Beretta, seguito da Scott e quindi Cadei, quarto. La Ferrari di AF Corse è bloccata nella ghiaia e per recuperarla è necessaria una fase di Full Course Yellow. Alla ripresa un contatto tra le Ferrari di Iron Lynx, con Pianezzola al volante, e JMW Racing, si conclude con un testacoda per la 488 GTE del team inglese e uno stop&go per il pilota italiano.

    A metà gara Aaron Scott completa la rimonta su Beretta e lo passa, conquistando la seconda posizione alle spalle di Pianezzola, che ha 5 secondi di vantaggio. I leader della classifica provvisoria, che ora propongono Perel al volante, sono staccati di 1 minuto dal leader della gara, in quinta posizione, sebbene con una sosta in più.

    Tredici minuti dopo le due ore di corsa, Ulrich supera Wainwright ma perde il controllo della vettura in accelerazione e collide con la Porsche. Troppi i danni per proseguire per la 488 GTE di AF Corsa. La sfortuna continua a colpire le Ferrari, questa volta sotto forma di una foratura che provoca il danneggiamento della carrozzeria anche per Pianezzola, a poco più di un’ora e mezza dalla fine. I pezzi di carbonio sparsi lungo pista portano all’ingresso della Safety Car. Scott è in testa davanti a Perel e Picariello, con i due in battaglia per la seconda posizione e per il campionato.

    Tenacia. La sosta finale di Perel avviene a poco più di un’ora dal termine e il sudafricano torna in pista davanti a Griffin, mentre quella di Picariello a 54 minuti e con questa operazione il pilota Porsche mantiene la posizione al comando, con 4 secondi di vantaggio sul pilota di Kessel anche se il gap è destinato ad aumentare. Nel tentativo di contenere il ritardo e per difendersi dagli attacchi di Griffin, Perel si gira al tornantino lasciando via libera al pilota di Spirit of Race che, tuttavia, deve fermarsi ai box per una foratura. Il pilota di Kessel torna in seconda posizione anche se ora i secondi di ritardo dalla Porsche di Picariello crescono. Nonostante una sosta non prevista per la sostituzione di uno pneumatico da parte del leader, Perel non riesce a portarsi in testa e transita sotto il traguardo in seconda posizione alle spalle della Porsche di Picariello, ma davanti alla 488 GTE di Spirit of Race, autrice del giro più veloce della corsa in 1’39”850. Quarto posto per la Ferrari numero 60 di Iron Lynx e sesto per la gemella numero 83. Settimo ed ottavo posto per le due vetture di JMW Motorsport e AF Corse.

    Esito. Con questo risultato Perel, Cadei e Broniszewski concludono in classifica a pari punti con Picariello, RIed e Beretta che, a parità di piazzamenti e pole position, si laureano campioni in quanto vincitori della gara di apertura al Le Castellet. Analogo destino anche per Kessel Racing che tuttavia, può trovare una minima consolazione nell’entry guadagnata per la prossima 24 Ore di Le Mans.

    Post-gara. Al termine della corsa la vettura numero 55 di Spirit of Race è stata penalizzata di 30 secondi per il mancato rispetto del tempo di guida concesso al pilota con licenza Gold, promuovendo al terzo posto la 488 GTE di Iron Lynx guidata da Mastronardi, Piccini e Pianezzola.