La Ferrari aveva concluso la stagione 2022 con un ottimo secondo posto nella classifica Costruttori, un segnale molto positivo rispetto ai due anni precedenti.
Inoltre, a dicembre dello stesso anno, l’amministratore delegato, Benedetto Vigna, ha annunciato la nomina di Fred Vasseur come nuovo Team Principal e General Manager della Scuderia Ferrari. Una figura importante, con oltre 25 anni di successi nelle corse automobilistiche.
La stagione 2023, quindi, sembrava quella del rilancio definitivo ma si è rivelata più complicata del previsto.
Dopo un inizio difficile, le Rosse hanno cercato di rimontare il distacco dalla Mercedes e il finale di stagione è stato avvincente fino all’ultimo Gran Premio, quello di Yas Marina ad Abu Dhabi, dove però la Scuderia Ferrari si è dovuta arrendere e, per sole tre lunghezze, non è riuscita a confermare il secondo posto Costruttori dell’anno precedente.
I 406 punti finali, infatti, significano terzo posto: il maggior numero di punti sono stati i 37 nel GP di Singapore, unica vittoria stagionale firmata da Carlos Sainz, che registra anche il tempo record della pista. Il peggior risultato, invece, quello in Australia, dove lo zero nella casella punti ha influito in modo decisivo sulla classifica finale.
Un passo indietro frutto anche dei soli 9 podi complessivi, 6 di Leclerc e 3 di Sainz, rispetto ai 20 totalizzati nella stagione precedente.
Nella classifica Piloti, Charles Leclerc è sceso di due gradini rispetto al 2022, nonostante una serie di pole in qualifica che facevano ben sperare ad inizio stagione. Ma il primo podio per la Scuderia Ferrari è datato 30 giugno, a Baku. Una fase di stagione in cui, grazie anche al nuovo pacchetto aerodinamico, sembrava esserci una svolta: in Austria, a luglio, i primi passi in avanti con il podio numero 800 della Ferrari, 26esimo per il pilota monegasco.
Con i 200 punti conquistati, invece, Carlos Sainz ha terminato la stagione con 6 punti in meno rispetto al compagno di team: decisivi gli stop nei GP di Belgio e Abu Dhabi e in quello del Qatar, colpa di un danno al sistema di carburante della sua SF-23 che non gli ha permesso di prendere parte alla gara.