Certamente è una delle piste più belle del Mondiale. In appena 4.309 metri, mescola con sapienza stregonesca curve lente ed altre velocissime con il rettilineo finale che si presta a sorpassi grazie alla frenatona della Esse Senna. Anche l’ultima curva prima del rettilineo è importantissima sia per tentare il sorpasso che per prendere la fondamentale velocità da tenere per tutto il rettifilo e necessaria per contrastare eventuali attacchi. A complicare ulteriormente la vita dei piloti qui di solito si gareggia con condizioni climatiche difficili, con un soffocante caldo umido che si alterna a violentissimi acquazzoni. Si gira in senso antiorario, e questo è un ulteriore stress per i piloti che subiscono sollecitazioni anomale al collo. In Brasile la Scuderia Ferrari ha vinto dieci volte, otto ad Interlagos, la prima con Niki Lauda nel 1976, l’ultima con Felipe Massa nel 2008.
L’ingresso di questa doppia curva è spesso teatro di grandi sorpassi iniziati sulla Arquibancadas, la curva finale fare in pieno. Da qui bisogna uscire in velocità perché sulla Reta Oposta si può aprire il DRS e tentare un attacco alla curva 4.
anno | pilota | modello |
---|---|---|
1976 | Lauda | 312 T |
1977 | Reutemann | 312 T2 |
1978 | Reutemann | 312 T2 |
1989 | Mansell | F1-89 |
1990 | Prost | F1-90 |
2000 | Schumacher | F1-2000 |
2002 | Schumacher | F2002 |
2006 | Massa | 248 F1 |
2007 | Raikkonen | F2007 |
2008 | Massa | F2008 |
2017 | Vettel | SF70H |