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    A San Paolo per l’ultima Sprint del campionato

    Scuderia Ferrari arrives at the José Carlos Pace circuit off the back of a third place podium finish for Charles Leclerc and a fourth place for Carlos Sainz in Mexico City.

    Maranello 01 novembre 2023

    Terza e conclusiva gara della tripletta americana per il Mondiale di Formula 1, che dal Messico si sposta ulteriormente a sud per il Gran Premio di San Paolo, in Brasile, che propone l’ultima apparizione stagionale del formato Sprint. La Scuderia Ferrari arriva all’Autódromo José Carlos Pace con il podio conquistato a Città del Messico da Charles Leclerc e il quarto posto di Carlos Sainz, che occupa ora la medesima posizione nella classifica Piloti. Il circuito è meglio noto con il nome di Interlagos perché l’impianto sorge tra due laghi, su un terreno argilloso che tende all’instabilità accentuando anche le sconnessioni dell’asfalto.

    Anniversario. Il 2023 segna il cinquantesimo anniversario da quando la Formula 1 disputò il primo Gran Premio in Brasile, un appuntamento diventato rapidamente iconico per l’atmosfera e i drammi sportivi che spesso si sono consumati da quelle parti. Questo tracciato da appena 4.309 metri inizia con una salita che porta quindi in discesa – a velocità vertiginose dal secondo giro in poi – verso la staccata di curva 1, detta Esse di Senna in onore del paulista tre volte campione del mondo, punto nel quale è possibile effettuare dei sorpassi. Dopo questa doppia piega si trova la Reta oposta, il primo rettilineo sul quale si può usare il DRS, fino a curva 4. Qui le monoposto sfidano i limiti della fisica misurandosi con clamorose forze G, mentre i piloti sono determinati a mantenere la velocità più alta possibile prima di entrare nel secondo settore, che è decisamente tecnico. Questo tratto, che va dalla curva 6 alla 11, premia le auto con un carico aerodinamico particolarmente elevato – di regola è richiesta una configurazione di medio-alto livello – mentre nel settore 3 le vetture più scariche tornano a poter sfruttare al massimo la propria velocità di punta. I piloti affrontano infatti la Junção, una piega decisa verso sinistra, e poi tornano in salita potendo aprire nuovamente il DRS per la Subida do boxes e l’Arquibancadas, che con un curvone verso sinistra in piena velocità riporta sul traguardo. Interlagos si percorre in circa 70 secondi, ma sa regalare emozioni come le più lunghe e complesse piste del Mondiale.

    Programma. Come detto, il format del fine settimana è, per l’ultima volta in questo campionato, quello Sprint che prevede un’unica sessione di prove libere il venerdì seguita dalle qualifiche per il Gran Premio di domenica (71 i giri da percorrere). Il sabato sarà interamente dedicato alla Sprint, con lo Shootout del mattino e la corsa da circa 100 km del pomeriggio (24 le tornate previste) con punti a scalare da otto a uno per i primi otto classificati.


    Programma

    Venerdì 3 novembre

    11.30 (15.30 CET) Prove libere

    15.00 (19.00 CET) Qualifiche

    Sabato 4 novembre

    11.00 (15.00 CET) Sprint Shootout

    15.30 (19.30 CET) Sprint (24 giri, 103,356 km)

    Domenica 5 novembre

    14.00 (18.00 CET) Gran Premio di San Paolo (71 giri, 305,879 km) 


    Video: Charles ci porta in pista a Interlagos

    Arriviamo all’ultima tappa di questa complessa tripletta americana: a San Paolo saremo impegnati nell’ultimo weekend Sprint della stagione, il terzo negli ultimi quattro Gran Premi. Le due gare più recenti, a Austin e Città del Messico, ci hanno visto brillare in qualifica, con due pole position consecutive di Charles e la prima fila tutta Ferrari di domenica scorsa, mentre in gara ci siamo dimostrati ancora vulnerabili agli attacchi dei nostri rivali. Abbiamo comunque portato a casa due podi e siamo stati la squadra che ha raccolto il miglior bottino di punti tra quelle che lottano per il secondo posto, anche se i valori sono molto ravvicinati e appare chiaro come colmare il distacco che ci separa dalla seconda posizione – rimasto a 22 punti dopo Città del Messico – sia sempre molto difficile. Ciò che di sicuro siamo pronti a garantire anche in Brasile è il massimo impegno da parte di tutti noi. Ci aspettiamo che Mercedes sarà molto competitiva, ma dal canto nostro dobbiamo continuare a lavorare su noi stessi, a crescere e a migliorare sotto ogni aspetto, in particolar modo nella gestione delle gomme e delle strategie in gara. Carlos e Charles, al pari di tutta la squadra, in Brasile come a Maranello, sono molto motivati: non vogliamo fermarci fino alla bandiera a scacchi di Abu Dhabi.

    Frédéric Vasseur,  Team Principal


    Ferrari Stats

    GP disputati 1071
    Stagioni in F1 74
    Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
    Vittorie 243 (22,69%)
    Pole position 248 (23,15%)
    Giri più veloci 259 (24,18%)
    Podi totali 805 (25,05%)


    Ferrari Stats Gran Premi disputati in Brasile

    GP disputati 49
    Debutto GP del Brasile 1973 (A. Merzario 4°; J. Ickx 5°)
    Vittorie 11 (22,45%)
    Pole position 7 (14,28%)
    Giri più veloci 8 (16,33%)
    Podi totali 32 (21,77%)


    Tre domande a...

    MARCO CIVINELLI, HEAD OF CHASSIS MECHANICAL AND OPERATIONS DESIGN

    1. Quali sono le caratteristiche della pista di Interlagos?
    Interlagos rappresenta uno dei circuiti storici della Formula 1. È caratterizzato dal senso di percorrenza antioraria, da rettilinei brevi e da una serie di curve molto impegnative anche in pendenza, a cui si aggiunge una larghezza del tracciato minore rispetto ad altri circuiti più moderni. Queste caratteristiche lo rendono certamente impegnativo per i piloti, che in generale lo apprezzano anche per questo. Il posizionamento in prossimità dell’oceano aggiunge in ogni Gran Premio la variabile del meteo, che in questa zona risulta normalmente instabile.

    2. Dal punto di vista telaistico che tipo di sfida rappresenta Interlagos?
    Le caratteristiche del tracciato richiedono solitamente un carico aerodinamico medio alto, dettato dai rettilinei brevi, da diverse curve veloci ma anche da alcune molto lente, come la 10. Il tracciato è caratterizzato da diversi avvallamenti che possono condizionare il setup delle vetture. A livello frenante rappresenta una delle gare meno critiche della stagione, e per questo è necessario che le prese d’aria vengano configurate in modo da non raffreddare eccessivamente dischi e pastiglie, mantenendoli quindi ad una ottimale temperatura di lavoro. Il format del weekend prevede la Sprint al sabato pomeriggio, quindi tutte le attività di simulazione saranno ancora più strategiche perché solo le prove libere di venerdì mattina potranno essere utilizzate per confermare il lavoro preliminare di preparazione e applicare le eventuali modifiche necessarie.

    3. Parliamo un po’ di te: ci racconti il percorso che ti ha portato in Ferrari e l’aspetto che ti inorgoglisce di più del tuo lavoro?
    Scuderia Ferrari rappresenta la realtà nella quale ho terminato il percorso universitario in ingegneria. Dopo alcune attività di progettazione e controllo qualità in ambito costruzione veicoli da autotrasporto, ho potuto quindi iniziare questa esperienza nel motorsport. I primi anni li ho interamente dedicati all’attività di ricerca e sviluppo per la vettura di F1, con la possibilità di lavorare sull’innovazione in diverse aree dell’autotelaio. Da diversi anni invece coordino un gruppo di progettazione meccanica ed operazioni all’interno dell’ufficio tecnico. Vedere ogni anno la vettura nuova montata per la prima volta, assistere ai primi avviamenti, seguire i primi km e poi tutti i Gran Premi della stagione sono gli aspetti fondamentali che alimentano la passione per questo lavoro. Quella stessa passione, l’attenzione ai dettagli e la voglia di vincere sono gli elementi che ogni giorno valorizziamo e trasferiamo ai giovani ingegneri che si uniscono al nostro gruppo di lavoro. 

    Profilo
    Marco Civinelli
    Nazionalità: italiana
    Nato il: 6/7/81
    A: Rimini


    Gran Premio di San Paolo: numeri e curiosità

    3. Le Sprint disputate in Brasile inclusa quella di sabato prossimo, tutte corse a Interlagos, il circuito che ne ha ospitate di più. Quella di questo weekend sarà la dodicesima della storia: due si sono corse a Spielberg, mentre una volta si è gareggiato a Silverstone, Monza, Imola, Baku, Spa-Francorchamps, Lusail e al Circuit of the Americas di Austin.

    4. I fusi orari presenti in Brasile, il Paese più grande dell’America del Sud. San Paolo si trova in quello di Brasilia, la capitale, con quattro ore di differenza rispetto all’Europa continentale e all’Italia. Gli altri fusi orari sono quello di Fernando de Noronha, che vale solo per alcune isolette nell’Oceano Atlantico (3 ore di differenza con l’Europa), quello dell’Amazzonia, usato negli stati del Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Rondônia e Roraima (cinque ore di differenza con l’Europa) e quello dello stato di Acre – la cui città più importante è Rio Branco – che ha sei ore di differenza con l’Europa: questa timezone è stata reintrodotto nel 2013 dopo essere stata abolita per cinque anni.

    16. I piloti di Formula 1 provenienti dallo stato di San Paolo, sul totale dei 31 brasiliani che hanno disputato almeno un Gran Premio. Tra loro i campioni del mondo Emerson Fittipaldi e Ayrton Senna nonché il primo pilota brasiliano ad aver disputato una gara, Chico Landi – nel Gran Premio d’Italia 1951 su una Ferrari 375 F1 – e quello che ne ha corse di più, Rubens Barrichello, che ha ben 323 Gran Premi all’attivo con 11 vittorie, nove delle quali su Ferrari.

    64. I milioni di passeggeri che transitano ogni anno negli aeroporti di San Paolo. Ce ne sono tre: quello di Guarulhos (codice aeroportuale GRU), dai brasiliani detto Cumbica, è il più importante nonché il secondo dell’America Latina per traffico con i suoi 43 milioni di passeggeri. C’è poi quello di Congonhas (CGH), ad appena otto km dal centro di San Paolo, che gestisce 21 milioni di viaggiatori. Infine l’Aeroporto Campo de Marte, che opera però solo con jet privati e aerei leggeri.

    4000. Il numero approssimativo di vipere dette “ferro di lancia dorato” (nome scientifico bothrops insularis) che vivono sull'isola di Queimada Grande, nello stato di San Paolo. Questo serpente è tra i più pericolosi al mondo: il suo veleno può essere letale in meno di un’ora, e se si considera che l’isola si trova a 90 km dalla terra ferma si intuisce come sia quasi impossibile sopravvivere a un morso di questo rettile. Sull’isola c’è un faro che per anni ha richiesto la presenza di un guardiano prima che venisse automatizzato ai primi del 900. L’ultimo di questi morì morso proprio da un serpente che era entrato nella notte da una finestra dimenticata incautamente aperta.

    01 novembre, 2023