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    Fast Lane: Ange Barde

    Maranello 16 novembre 2021

    Per un pilota è molto difficile far convivere gli impegni lavorativi con la passione per il motorsport e proprio per questo il francese Ange Barde ha dovuto rinunciare al Ferrari Challenge per diversi anni. Ora però è tornato ed è più motivato che mai, supportato dalla scuderia SF Côte d'Azur Cannes – IB Fast: entusiasta della 488 Challenge Evo, Ange si prepara a rivivere nel Trofeo Pirelli Am quelle emozioni che tanto gli sono mancate e le racconta ai taccuini di Fast Lane.

    Tanti anni nel Ferrari Challenge, cosa ti tiene legato a questo campionato?

    “E’ la stessa Ferrari, con le sue auto, a tenermi legato a questo campionato: per me Ferrari rappresenta una leggenda e sono davvero felice di essere tornato a correre con il Cavallino Rampante. Spero di continuare ancora a lungo”.

    In effetti sei tornato dopo tanti anni, perché hai scelto proprio quest’anno per il tuo ritorno?

    “Sono tornato qui perché ho corso nel Ferrari Challenge per novi anni, dal 2000 al 2008, quindi la considero una vera e propria famiglia. Nel 2008 ho fondato la mia azienda e avendo appena avviato un nuovo business mi sono ritrovato a non avere più tempo per correre: così sono stato costretto a rinunciare. Oggi l’azienda è solida, la situazione è tranquilla e quindi posso tornare a dedicarmi a questa mia passione”.

    Qual è il tuo migliore ricordo del Ferrari Challenge?

    “Sicuramente i miei ricordi più emozionanti sono legati al primo campionato: in seguito ne ho corsi tanti altri ma il primo mantiene un sapore differente, unico. In quel momento mi resi conto di aver realizzato il mio sogno di correre e vincere con Ferrari. Come nella vita di tutti i giorni, la prima volta non si scorda mai e ha sempre qualcosa di speciale”.

    Qual è il tuo circuito preferito?

    “In realtà sono due i miei circuiti preferiti. Il primo senza dubbio è il Paul Ricard, se non altro perché è il mio circuito di casa, in Francia. Poi il Mugello, a mio parere il miglior tracciato in assoluto”.

    Quali sono gli aspetti che caratterizzano il tuo stile di guida?

    “Guarda, io sono un pilota che ha necessità di studiare una strategia e pianificare la gestione della gara. In questo senso, infatti, trenta minuti di corsa per me sono troppo pochi, avrei bisogno di più tempo per costruire la mia prestazione. Ma d’altra parte il regolamento è questo e quindi cerco sempre di ottimizzare i tempi”.

    Come ti trovi al volante della Ferrari 488 Evo Challenge?

    “E’ una vettura magnifica. Inoltre, è dotata di tanta elettronica e per un pilota della mia età è importante avere qualche aiuto se si desidera andare forte ed essere competitivi! A parte gli scherzi, è un’auto incredibile: d’altra parte Ferrari lavora sodo per apportare miglioramenti costanti alle proprie vetture in un’ottica di progresso costante. Davvero grandiosa!”.