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    Mann, una famiglia protagonista a Le Mans da tre generazioni

    Three generations that share the experience – a dream for many motorsport enthusiasts – of competing in the 24 Hours of Le Mans. The record-breaking story is recounted by Peter Mann, the driver who has taken part twice, in 2014 and 2015, in the world’s most famous endurance race, at the wheel of the Ferrari 458 Italia

    Maranello 29 maggio 2023

    Tre generazioni che condividono l’esperienza, sognata da molti appassionati di motorsport, di aver gareggiato alla 24 Ore di Le Mans. La storia dei record è quella raccontata da Peter Mann, il pilota con due partecipazioni alla corsa endurance più famosa al mondo, nel 2014 e 2015, al volante della Ferrari 458 Italia. “Mio nonno Pierre Louis-Dreyfus disputò ben 11 edizioni della corsa in Francia, tra il 1931 e il 1955, ottenendo due vittorie – racconta il pilota classe 1956 -. Ascoltando i suoi racconti iniziai a sognare un giorno di potervi gareggiare anche io, un traguardo che sono riuscito a coronare. E ora è mio figlio Simon, che compete con la 488 GTE del Cavallino Rampante, a portare avanti la tradizione di famiglia”.

    Gli inizi. Nel rapporto tra la famiglia Mann e la Casa di Maranello una data è di capitale importanza: il 1949, quando Pierre Louis-Dreyfus – che s’iscrisse alle varie edizioni con diversi pseudonimi, il più noto dei quali, “Heldé”, combinava le iniziali del nome –, terminata la Seconda guerra mondiale, tornò sul circuito della Sarthe al volante di una Ferrari 166 MM, condivisa con Jean Lucas.

    In quell’edizione una seconda vettura, identica, fu affidata a Luigi Chinetti e Lord Selsdon, i quali entrarono nella storia festeggiando la vittoria assoluta, la prima – delle nove – ottenute da Ferrari alla 24 Ore di Le Mans. “Purtroppo in quell’edizione il nonno fu costretto al ritiro – dice Peter Mann – ma sarebbe tornato in gara negli anni successivi al volante di vari modelli, inclusa la 340 America e la 750 Monza, l’ultima Ferrari con cui fu al via nel 1955”.

    Il progetto. Pagine di storia familiare che contribuirono a far crescere la fascinazione per i motori di Peter Mann. “Sin da bambino pensavo solo alle vetture da corsa – spiega –. Non ricordo con esattezza la prima volta in cui andai a Le Mans come spettatore, avevo 15 oppure 16 anni: con gli amici prendevamo posto sopra il tetto dei box per assistere alla gara”.

    Intanto la passione si trasformava in un progetto: iniziare la carriera sportiva e provare a coronare il sogno di essere sulla griglia di Le Mans da protagonista. Dopo aver partecipato alla Le Mans Classic, nel 2012, Peter Mann conobbe Amato Ferrari, fondatore di AF Corse, con il quale prese parte ai primi test sulla pista di Valencia, dopo le Finali Mondiali Ferrari dello stesso anno. La stagione successiva il pilota iniziò a gareggiare con il Cavallino Rampante in Europa e nel 2014 debuttò alla 24 Ore francese. “Nel 2014 fummo costretti al ritiro – ricorda Mann –, mentre l’anno successivo concludemmo quinti nella classe LMGTE Am con la 458 GTE, una vettura straordinaria, che ancora oggi uso negli eventi del Club Competizioni GT”.

    Il presente e il futuro. A raccogliere il testimone di bisnonno e padre è stato Simon Mann: tre volte vincitore del Campionato Italiano GT con la 488 GT3 in classe Pro-Am, Simon nel giugno 2023 torna a Le Mans con la 488 GTE di AF Corse condivisa con Julien Piguet e Ulysse de Pauw. “Sarà una gara straordinaria con le 499P nella classe Hypercar e mio figlio in LMGTE Am – racconta Peter Mann –. Io spero in un grande risultato in entrambe le categorie. L’endurance, per me, fa parte della storia e del Dna di Ferrari, una tipologia di gare e un ambiente fantastici che sono davvero felice di poter frequentare”.