Ormai l’epoca del turbo è al tramonto ed anche le potenze sono limitate dalle nuove norme tecniche relative alla pressione di sovralimentazione ed ai consumi.
Anche nella sigla la vettura del 1988 mostra la stretta somiglianza con il tipo precedente, dal momento che non si considerava più necessario fare una macchina nuova per il motore turbo quando era già in cantiere da tempo il nuovo modello aspirato progettato da Barnard, e la F1-87/88C è l’ultima monoposto ad adottare il 6 cilindri con turbocompressore.
Un solo successo illumina la stagione 1988 altrimenti anonima, dopo le illusioni suscitate dal finale di quella precedente. La doppietta di Monza dell’11 settembre, con Berger davanti ad Alboreto, sembra essere il segno del destino: meno di un mese prima, il 14 agosto, Enzo Ferrari si era spento – dopo aver da pochi mesi compiuto i novant’anni – e quel successo appare a tutti un omaggio fatto alla memoria del Fondatore. La Ferrari resta l’unico team a spezzare il dominio della McLaren (che si aggiudica 15 Gran Premi su 16) e nonostante l’unica vittoria ma con molti piazzamenti ottiene il secondo posto nel campionato mondiale costruttori.
Telaiomonoscocca, in composito Kevlar-fibre di carbonio
Sospensioni anteriori indipendenti, quadrilateri trasversali, pull-rod, molle coassiali con gli ammortizzatori telescopici entrobordo, barra stabilizzatrice
Sospensioni posteriori indipendenti, quadrilateri trasversali, pull-rod, molle coassiali con gli ammortizzatori telescopici entrobordo, barra stabilizzatrice