Il Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Europe ha i suoi campioni. Dopo un’annata intensa e dopo cinque round sui sei previsti, le quattro classi della serie continentale del monomarca del Cavallino Rampante hanno celebrato i vincitori della stagione sul circuito del Mugello. Trionfi, feste, emozioni, ma anche rientri, ricordi e il pensiero fisso per le Finali Mondiali hanno caratterizzato il fine settimana in Toscana.
Ragazze di ferro. La classe regina del Ferrari Challenge ha preso decisamente una tonalità rosa. Dopo il successo di Michelle Gatting nel 2021, maturato proprio al Mugello durante il fine settimana delle Finali Mondiali, il Trofeo Pirelli ha visto quest’anno – e per la seconda volta dei suoi trent’anni di vita – il trionfo di un’altra rappresentante femminile, Doriane Pin, giovane francese nata vicino a Parigi ma trasferitasi ben presto a Nizza, che ha conquistato nel fine settimana i punti decisivi per festeggiare con un round di anticipo il titolo nella serie. Un successo giunto proprio sotto lo sguardo emozionato di Michelle Gatting, oltre a quella delle altre compagne di Iron Dames, Sarah Bovy e Rahel Frey. Se Gatting e Pin hanno alzato la coppa entrambe sul circuito di Scarperia, la francese ha conquistato la matematica certezza del titolo con un round di anticipo rispetto alla compagna. E con una striscia di ben otto vittorie – finora – rispetto alle tre della danese un anno fa; dieci pole rispetto a cinque e sette giri veloci a quattro: un dominio, quello della francese, ancora più netto della compagna e che fa ben sperare per la sua carriera.
Ritorno al futuro. Oltre alla Gatting quale spettatrice interessata, un altro gradito ritorno, questa volta in pista, ha caratterizzato il round italiano. Grandi emozioni e tanti ricordi ha suscitato la partecipazione di Emanuele Maria Tabacchi, vincitore nel 2019 e nel 2020 e campione delle Finali Mondiali nella prima delle due annate citate. Saluti e abbracci con tutta la famiglia di Corse Clienti e prove consistenti che fanno sperare in un ritorno più continuativo. Tabacchi non ha nascosto il suo entusiasmo nel tornare a correre, anche perché poca soddisfazione dice di aver provato nell’utilizzo del simulatore nel periodo che ha trascorso lontano dai cordoli: “La pista è un’emozione unica”. Dopo il quarto tempo nelle prime qualifiche, il portacolori di Rossocorsa è stato protagonista delle prime fasi di Gara 1 per poi retrocedere nella pancia del gruppo. Domenica, invece, un ottimo sesto posto dopo il quarto tempo delle qualifiche.
Infinito Barde. Un dominio quello di Ange Barde nel Trofeo Pirelli Am che l’ha portato a conquistare il titolo 2022 grazie a dieci vittorie, sette pole position e nove giri veloci in gara, spezzando la resistenza di Marco Pulcini (sfortunato in Gara 1 al Mugello coinvolto in un incidente senza fortunatamente conseguenze che l’ha comunque escluso dalla contesa) e di Nicolò Rosi (ritirato in Gara 2), che si sfideranno a Imola per i restanti piazzamenti sul podio. Per il francese di SF Côte d’Azur Cannes – IB Fast si tratta del quinto titolo continentale nel Ferrari Challenge dopo quelli ottenuti nel 2001, nel 2003, nel 2004 e nel 2006, oltre ai secondi posti nel 2002, nel 2005, nel 2007 e, dopo anni di distacco, al terzo posto al rientro nel 2021. “È straordinario vivere questo ambiente – racconta – e voglio davvero ringraziare tutti coloro che organizzano questo campionato in modo impeccabile e chi è al mio fianco e i miei partner”. Dopo i festeggiamenti di sabato, Barde non ha perso concentrazione portando a casa la decima vittoria stagionale in Gara 2, ma soprattutto lanciando la sua sfida alle Finali Mondiali di Imola. “È un circuito che amo, molto tecnico che ha grande fascino e storia a partire dall’intitolazione a Enzo e Dino Ferrari – dice Barde –. Apprezzo molto anche il circuito del Mugello e, a parte il mio affetto per il Paul Ricard che considero la pista di casa, penso che questo tracciato in Toscana sia uno dei migliori al mondo”.
Prime volte. L’aria di casa fa bene ai piloti italiani che sono stati grandi protagonisti al Mugello. Non solo il ritorno di Tabacchi, ma il circuito toscano ha assistito al debutto assoluto nel campionato del giovane Nicola Marinangeli del team CDP. Il diciannovenne di Foligno non ha mostrato timore alcuno lottando nelle prime posizioni per diversi tratti di gara per poi concludere con un doppio settimo posto nel Trofeo Pirelli. Primo successo invece, dopo il podio di Hockenheim, per Eliseo Donno (CDP – Best Lap) che ha conquistato Gara 1 con il miglior tempo sul giro di 1’51”337, mettendosi alle spalle Thomas Neubauer (Charles Pozzi Courage) e Doriane Pin che il giorno dopo avrebbe vinto il titolo. Prova più sfortunata, la seconda, per Donno che dopo il terzo posto delle qualifiche, è autore di un’uscita di pista che lo toglie dalla lotta per la vittoria. Nella Coppa Shell Am, primo podio stagionale per un ottimo Paolo Scudieri (Sa.Mo.Car), terzo in Gara 1 a soli 4 secondi dal vincitore e neo campione di classe Alexander Nussbaumer (Gohm Motorsport – Herter Racing). La Toscana registra infine il primo punto stagionale del sempre presente Pino Frascaro (Kessel Racing) che ha portato la sua Ferrari 488 Challenge Evo all’ottavo posto in Gara 2 di Coppa Shell Am.
Pensiero Imola. Aleggia sul paddock del Mugello il pensiero delle imminenti Finali Mondiali. C’è chi del circuito emiliano è un habitué come Ange Barde e chi al contrario lo ha affrontato, sinora, soltanto al simulatore, come Luka Nurmi di Formula Racing (“È uno dei miei preferiti ed è leggendario” ci dice), ma tutti ne riconoscono il grande fascino che gli è dato già dall’intitolazione a Enzo e Dino Ferrari e tutti hanno un obiettivo: “Alla Finali Mondiali c’è un solo obiettivo, vincere e cercherò di fare il bis del successo dell’anno scorso” continua Nurmi. “È il circuito della mia prima gara nel Ferrari Challenge e voglio lottare per il podio alle Finali Mondiali”, dice Roman Ziemian (FML – D2P).