Un nuovo concept, denominato ‘Icona’, riapre il filo conduttore delle vetture più evocative della propria storia, creando un nuovo segmento di serie speciali limitate ispirate alle vetture “barchette” degli anni ’50. Ferrari reinterpreta secondo i canoni moderni uno stile senza tempo, accompagnandolo a contenuti altamente tecnologici ed alle più elevate prestazioni.
I valori dei consumi di carburante e delle emissioni di CO2 indicati sono stati calcolati in conformità al regolamento europeo (CE) 715/2007 nella versione in vigore al momento dell’omologazione. I valori dei consumi di carburante e delle emissioni di CO2 si riferiscono al ciclo WLTP.
Colpiscono la purezza dei tratti stilistici e la sua estetica proiettata verso il futuro ma con occhio attento al passato, senza nostalgia ma sempre con grande rispetto.
Il progetto degli interni vettura si è sviluppato focalizzandosi sul cockpit del pilota e l’ergonomia di bordo.
Il motore deriva direttamente dalla 812 Superfast, su cui, tramite l’ottimizzazione fluidodinamica dei condotti di aspirazione, è stato possibile raggiungere un livello di prestazioni ancora superiore.
Il “Wind Shield Virtuale” brevettato per questa vettura per rispondere all’esigenza di permettere al pilota di poter guidare alle alte velocità è un elemento che, pur rimanendo al di sotto del cono di visibilità del pilota, è in grado di offrire il massimo del comfort di guida per le vetture barchetta.
Una vettura equilibrata, perfettamente bilanciata, senza alcun tipo di rollio e con una dinamica di curva incomparabile con qualsiasi altra. La visibilità senza montanti permette di avere un’aggressività nell’ingresso e nell’uscita che può essere paragonata solo alla guida di una F1. Il pilota così gode di un coinvolgimento nel misto da pura vettura sport: una sensazione gratificante senza essere impegnativa.
La Ferrari 166 MM “barchetta” è una pietra miliare nella lunga serie di vetture sportive da competizione decappottabili prodotte a Maranello dalla fine degli anni Quaranta fino ai primi anni Sessanta. Fu presentata per la prima volta nel settembre del 1948 al Salone di Torino come “spider da corsa”.
Secondo il racconto del celebre giornalista sportivo italiano Giovanni Canestrini, Gianni Agnelli, destinato a diventare il presidente della FIAT, quando vide la nuova Ferrari, commentò “Questa non è una macchina, è una barchetta!” e da allora quello è rimasto il suo nome. Agnelli doveva proprio esserne rimasto affascinato, tanto che ne acquistò una, di colore blu metallizzato e verde acqua nella parte inferiore della carrozzeria, quasi a richiamare l’idea della piccola imbarcazione veloce.
Ferrari ha realizzato in collaborazione con due eccellenze del lusso, Loro Piana e Berluti, una serie di accessori disegnata appositamente per i clienti della vettura.