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Il debutto della 296 GT3

A 9 mesi dalla prima accensione del motore, la Ferrari 296 GT3 debutta nella leggendaria 24 Ore di Daytona sull’iconico circuito del Daytona International Speedway
Testo: Luca Giraldi

La vita è fatta di attese e alcune di queste assumono un sapore speciale. 281 giorni dopo la prima accensione del motore per lo shakedown sulla pista di Fiorano, la 296 GT3 è pronta per il suo debutto. Un esordio dal sapore speciale perché segna l’inizio di una nuova era per la Casa del Cavallino Rampante nel mondo delle competizioni endurance. 

L’ambientazione è quella iconica e speciale del Daytona International Speedway, la gara è la leggendaria 24 Ore di Daytona. Una sfida nella sfida perché far debuttare una vettura nata solo pochi mesi fa in una corsa endurance lunga un giorno non è cosa usuale. Di certo, non è qualcosa che spaventa i tecnici e i piloti di Maranello.

Guarda la 296 GT3 fare il suo tanto atteso debutto durante la Roar Before the 24 sulla pista del Daytona International Speedway

“Non è facile esordire in una gara come la 24 Ore di Daytona con una macchina nuova”, conferma il campione del mondo Alessandro Pier Guidi, tra i piloti più attivi nei collaudi della vettura, “ma credo che assieme alla squadra abbiamo fatto un buon lavoro in termini di sviluppo e siamo ottimisti, ma questo non significa che il percorso sia in discesa. Dobbiamo scoprire molte cose che, in gara, sono diverse rispetto a quanto è stato provato durante i test, come ad esempio le operazioni di cambio pilota”.

Tra i più attivi, non solo durante le sessioni di sviluppo ma anche durante la Roar Before the 24, sessione di test che precede l’attesissima gara di apertura della serie IMSA, è Davide Rigon. Il veneto, campione in carica dell’IMSA Endurance Cup, spende parole positive per la nuova nata. 

A fianco della 296 GTB e in pista. A 281 giorni dal suo primo test a Fiorano, la 296 GT3 scende sul circuito di Daytona per segnare l'inizio di una nuova era per la Ferrari nel mondo dell'endurance

“La vettura a Daytona si sta comportando bene e le sensazioni sono davvero buone già dai primi giri, anche se dobbiamo ottimizzarne l’assetto e trovarne, man mano, i limiti. Stiamo saggiandone le doti sui tratti ad alta velocità e anche nel misto, dove la 296 GT3 si comporta bene, ma il lavoro non è finito, anzi è appena iniziato”.  

“Stiamo imparando a conoscere meglio la vettura su questa pista che, tra l’altro, è tra le mie preferite”, gli fa eco il suo compagno, Daniel Serra, anch’egli molto coinvolto nel progetto nei mesi precedenti e campione in carica. “Ho percorso migliaia di chilometri sulla 296 GT3, ritengo che sia facile e molto bella da guidare, anche se dobbiamo verificarne la competitività in gara perché è il risultato l’elemento che certifica la bontà del lavoro svolto”.

La vita è fatta di speranze e sogni. Per i team e i piloti, tutto ciò che era stato testato così a fondo sul circuito di Fiorano diventerà realtà nella gara d'esordio

Un programma serrato, intenso, svolto su tracciati accuratamente selezionati per mettere sotto pressione aspetti diversi della 296 GT3, che ha visto coinvolti tutti i piloti ufficiali di Competizioni GT. Ma, per quanto varie, le tipologie dei tracciati scelti non hanno la possibilità di ricreare il famigerato banking di Daytona, unico nel panorama automobilistico con i suoi 31 gradi di inclinazione. 

“A Daytona serve potenza e velocità per i banking e i rettilinei”, spiega Alessio Rovera, al primo appuntamento di un anno particolarmente intenso con la 296 GT3, “mentre nell’infield abbiamo bisogno di una vettura agile. 

Rispetto alla 488 GT3 Evo 2020, la 296 GT3 è più piccola e questo potrebbe avvantaggiarci in quel tratto. Le sopraelevate di questa pista sono indubbiamente molto particolari per tutta una serie di fattori che mettono a dura prova l’efficienza della vettura. È ancora presto per dire se e come supereremo questo test a pieni voti. Il percorso per arrivare qui è stato lungo ed impegnativo, con quasi un anno passato ad accumulare chilometri per testare l’affidabilità, l’efficienza aerodinamica e dinamica della vettura. Siamo orgogliosi del lavoro svolto e speriamo che il risultato premi lo sforzo portato avanti dalla squadra”.

Il sole tramonta sul Daytona International Speedway mentre la 296 GT3 completa i test prima della gara sul tracciato leggendario 

James Calado è uno dei sedici piloti che porteranno in gara le quattro unità iscritte all’evento, alternandosi con Serra, Rigon e Pier Guidi al volante della vettura di Risi Competizione. Per il campione del mondo, ad un passo dal trionfo nel 2018, la nuova Ferrari offre nuove possibilità di lottare per la vittoria. 

“È bello essere a Daytona con la 296 GT3. È una vettura molto bella da guidare anche se bisogna essere realisti perché dovremo scoprirla man mano nel corso del weekend. Non sappiamo quale sia il livello generale di affidabilità della vettura nei confronti dei nostri avversari, né come si comporterà in gara, ma sappiamo che ha un ottimo potenziale e dunque starà a noi piloti cercare di sfruttarlo al meglio”. 

Il tracciato della Florida ha saputo regalare a Ferrari molte gioie in passato, tra cui spicca lo storico arrivo in parata del 1967, ma in questa occasione è chiamato a dare un senso speciale ad un’attesa chiamata 296 GT3.