Ferrari logo

    Carlos e Charles: “Giappone, terra unica”

    Despite grey skies and the threat of rain hanging over Suzuka, Carlos Sainz and Charles Leclerc were really pumped to be here when they arrived in the circuit paddock.

    Suzuka 06 ottobre 2022

    Cielo grigio che minaccia pioggia sul paddock del Suzuka Circuit eppure sia Carlos Sainz che Charles Leclerc sono arrivati in circuito molto carichi: “È l’effetto che fa arrivare su questa pista – ha detto il monegasco –. Guidare qui è veramente piacevole, specialmente nel primo settore, con le esse in sequenza. In generale però è fantastica, perché è particolarmente esigente: per mettere insieme un grande giro occorre infatti essere perfetti in tutte le curve”. Carlos non ne ha una preferita: “Troppo difficile scegliere, sono tutte bellissime e molto impegnative. È una pista ‘vecchia scuola’ di quelle che rendono il motorsport meraviglioso. Sulla carta queste vetture di nuova generazione promettono di essere davvero divertenti da guidare a Suzuka”.

    Competitività. E a proposito di vetture adatte al tracciato giapponese i due piloti della Scuderia sono concordi: “Credo che saremo competitivi – sostiene Charles – anche se lo saranno pure i nostri principali avversari, per i quali si tratta quasi di una gara di casa. Sono però convinto che la nostra macchina abbia un ottimo potenziale e sia solo questione di migliorare l’esecuzione la domenica, così da riuscire a confermare tutto quello che spesso abbiamo mostrato di valere al sabato”. Carlos vuole lottare per vincere: “Credo che la squadra si meriti almeno un’altra vittoria in questa stagione, perché penso sinceramente che a livello di potenziale questa sia la miglior stagione di Ferrari nell’era ibrida. Sarebbe il modo ideale di iniziare a preparare la prossima stagione”.

    Tifosi. L’altro motivo che rende speciale la trasferta in Giappone sono i tifosi: “C’è una passione paragonabile a quella dei sostenitori italiani ed europei, ma la cultura è talmente diversa che può succedere di trovarsi di fronte a situazioni insolite, tipo fan vestiti con tanto di tuta e casco all’interno del paddock, come fosse un collega”, ha raccontato Carlos. Charles ha confermato: “L’educazione e la compostezza dei giapponesi contrasta con il loro livello di passione, che li porta a mettersi cappelli e vestiti molto strani. Sono però tutti molto preparati e per questo è così piacevole correre davanti a loro. Speriamo insieme a Carlos di poter regalare qualche bella soddisfazione ai ragazzi con la bandiera del Cavallino Rampante che già oggi erano presenti in circuito e sugli spalti”.