Nel fine settimana di Melbourne, Dino ha incrementato il suo bottino di punti con il quinto posto conquistato nella sprint race, confermandosi terzo nella classifica generale.
Per la prima volta il campionato di Formula 3 ha fatto tappa sul circuito di Albert Park, un tracciato che, come nelle aspettative, si è confermato molto selettivo. Dino Beganovic ha concluso il fine settimana australiano conquistando il quinto posto nella Sprint Race, mentre nelle Feature Race ha dovuto rinunciare all’ottavo posto ottenuto sotto la bandiera a scacchi a causa di un contatto avvenuto nel corso dell’ultimo giro, che gli è costato una sanzione di dieci secondi a fine gara.
Safety Car sempre in pista. Le due corse disputate ad Albert Park hanno visto complessivamente per sei volte l’entrata in pista della Safety Car, un aspetto che ha condizionato non poco gli esiti del weekend. Il bilancio finale di Beganovic non è in linea con il potenziale mostrato in pista, ma ha confermato la capacità di Dino di saper stringere i denti riuscendo a conquistare punti preziosi per la classifica di un campionato che si preannuncia lungo e combattuto.
Sprint Race. Dino è scattato quinto e si è ben comportato: “Ci sono stati molti aspetti positivi – ha confermato Beganovic – sono stato un po' sfortunato nel primo giro perché mi sono trovato in bagarre sulla traiettoria esterna e sono stato… accompagnato fuori pista, perdendo tre posizioni. Da quel momento è iniziata un’ottima rimonta, che ha evidenziato un ottimo passo rispetto a quello degli avversari con cui mi sono confrontato. Credo di aver gestito bene le fasi di ripartenza dopo i numerosi ingressi in pista della Safety Car”.
Feature Race. Nella Feature Race Beganovic è partito ottavo, gestendo bene le due fasi di ripartenza seguite all’ingresso in pista della Safety Car. Negli ultimi giri la corsa si è animata, e per Dino è iniziato un confronto serrato con Caio Collet che si è concluso con un corpo a corpo sanzionato dalla direzione gara. “Non è stata una gara facile – ha spiegato Dino - la partenza è andata bene e ho guadagnato un paio di posizioni, ma successivamente ho commesso un errore alla curva dieci che mi è costato parecchio tempo, poiché il motore è entrato in modalità di sicurezza e per qualche secondo non ho potuto avere la potenza massima. Ho ripreso la gara e sono riuscito a recuperare una posizione, ma nel complesso è stata dura perché eravamo tutti molto vicini e di fatto il vantaggio del DRS in queste circostanze si annulla”.