La storia Ferrari alla 24 Ore di Le Mans: epica ed emozioni

Maranello 31 maggio 2023

https://www.ferrari.com/it-IT/hypercar/le-mans-2023Una gara che fa parte dell’immaginario collettivo delle corse endurance, un evento nel quale sono state scritte pagine di storia dove la competizione agonistica s’intreccia all’epica, le gesta dei piloti e la resistenza delle vetture danno forma al mito. La 24 Ore di Le Mans è molto più di una semplice gara di durata, è un concentrato di emozioni sin dal 1923, anno della prima edizione. Una lunga storia nella quale Ferrari ha collezionato nove successi assoluti e 29 vittorie di classe: un palmares di prestigio per il Cavallino Rampante, che ritorna nella top class del FIA WEC dopo mezzo secolo, presentandosi con due equipaggi sulle 499P al via della gara che scatterà il 10 giugno.

La prima apparizione di Ferrari sul circuito della Sarthe è documentata da immagini in bianco e nero in grado di descrivere l’atmosfera magica delle corse endurance in un periodo, successivo alla Seconda guerra mondiale, nel quale l’Europa e il mondo stavano lentamente tornando ad assaporare il piacere dell’automobilismo.

Esordio. Nel 1949 il Cavallino Rampante fece il proprio debutto sul circuito della Sarthe ottenendo la prima vittoria assoluta a Le Mans. A firmare quel risultato fu la 166 MM Barchetta Touring guidata da Luigi Chinetti e Lord Selsdon. L’americano e il britannico raccolsero gli applausi del pubblico tagliando il traguardo dopo aver condiviso un’avventura sportiva al volante della vettura con il numero 22 sulla livrea rossa, preparata appositamente per le prove di durata, che montava un motore V12 da 1.995 cc in posizione anteriore, un propulsore in grado di erogare 103 kW (140 cavalli). Grazie al peso contenuto a soli 680 chilogrammi, la barchetta di Maranello si dimostrò vincente nelle più importanti corse di durata dell’epoca, inclusa la Mille Miglia (da cui origina la sigla “MM”) vinta nel medesimo anno prima del grande appuntamento francese.

Modelli iconici. Nell’albo d’oro della più antica e blasonata 24 Ore campeggiano i nomi di alcuni dei modelli più iconici. Tra questi una vettura occupa un posto di primo piano. Si tratta della Ferrari 250 Testa Rossa che passò per prima sotto alla bandiera a scacchi nel 1958 con Olivier Gendebien e Phil Hill, nel 1960 con Gendebien e Paul Frère, e nel 1961 di nuovo con Gendebien-Hill. Gli ultimi due successi, inoltre, aprirono la strada alle sei vittorie consecutive festeggiate dall’azienda fondata nel 1947 da Enzo Ferrari.

Progettata per gareggiare sulle lunghe distanze, sotto la carrozzeria disegnata da Scaglietti la 250 Testa Rossa montava un V12 da 2.953 cc che assicurava 221 kW (300 cavalli), una potenza che permetteva alla vettura, anche in virtù del peso pari a soli 800 chilogrammi, di toccare i 270 km/h. Numeri da record che permisero al gioiello, che raccolse da subito l’ammirazione degli appassionati anche grazie alle linee e all’aerodinamica avveniristiche, di trionfare non solo sul circuito della Sarthe, ma anche nel World Sports Car Championship nei medesimi anni.

Striscia vincente. Tra i nove successi assoluti messi in bacheca l’ultimo risale al 1965 con Jochen Rindt e Masten Gregory che ebbero la meglio condividendo la 250 LM. Fu il sesto sigillo consecutivo messo in archivio al termine di una prova durata 348 giri che vide tre equipaggi Ferrari salire sul podio, ottenuto sfruttando le prestazioni di una vettura mossa da un V12 in posizione posteriore con cubatura di 3.285 cc che a 7.500 giri/minuto riusciva a sprigionare ben 235 kW (320 Cv). La Ferrari 250 LM è accreditata di una velocità massima pari a 287 km/h: nel corso della 24 Ore la Rindt-Gregory registrarono una velocità media superiore a 194 km/h.

Anni recenti. Nelle 29 vittorie di classe che danno forma al mito di Ferrari alla 24 Ore di Le Mans alcune memorabili sono state ottenute con le vetture derivate della serie. Negli anni recenti, sin dall’istituzione del FIA WEC a partire dal 2012, la Casa di Maranello ha conquistato otto successi, due dei quali con la 488 GTE portano la firma di Alessandro Pier Guidi e James Calado, che oggi condividono l’abitacolo della Hypercar 499P numero 51, con Antonio Giovinazzi. Nel 2019 la coppia italo-britannica festeggiò il primo successo in LMGTE Pro insieme a Côme Ledogar, due anni più tardi condividendo la vettura con Daniel Serra. Nel 2021 Ferrari ottenne il primo posto anche in LMGTE Am con la 488 GTE affidata a Nicklas Nielsen, Alessio Rovera e François Perrodo.

 

L'albo d'oro Ferrari alla 24 Ore di Le Mans


1949

Ferrari 166 MM

Chinetti (US), Lord Selsdon (UK)

Laps: 235

Distance: 3 178,299 km

Avarage Speed: 132,420 km/h

 

1954

Ferrari 375 Plus

F. Gonzalez (ARG), M.Trintignant (FR)

Laps: 302

Distance: 4 061,15 km

Avarage Speed: 169,215 km/h

 

1958

Ferrari 250 Testa Rossa

Hill (US), O. Gendebien (BEL)

Laps: 305

Distance: 4 101,926 km

Avarage Speed: 170,914 km/h

 

1960

Ferrari TR 59/60

Gendebien (BEL), P. Frère (BEL)

Laps: 314

Distance: 4 217,527 km

Avarage Speed: 175,730 km/h

 

1961

Ferrari TR 61

Gendebien (BEL), P. Hill (US)

Laps: 333

Distance: 4 476,58 km

Avarage Speed: 186,527 km/h

 

1962

Ferrari 330 TR

Gendebien (BEL), P. Hill (US)

Laps: 331

Distance: 4 451,255 km

Avarage Speed: 185,469 km/h

 

1963

Ferrari 250 P

Bandini (ITA), L. Scarfiotti (ITA)

Laps: 339

Distance: 4 561,71 km

Avarage Speed: 190,071 km/h

 

1964

Ferrari 275 P 

Guichet (FRA), N. Vaccarella (ITA)

Laps: 349

Distance: 4 695,31 km

Avarage Speed: 195,638 km/h

 

1965

Ferrari 250 LM

Rindt (AUS), M. Gregory (US)

Laps: 348

Distance: 4 677,11 km

Avarage Speed: 194,880 km/h

 

2023

Ferrari 499P

Pier Guidi (ITA), A. Giovinazzi (ITA), J. Calado (GB)

Laps: 342

Distance: 4 660,092 km

Avarage Speed: 194,171 km/h

 

2024

Ferrari 499P

Fuoco (ITA), N. Nielsen (DAN), M. Molina (SPA)

Laps: 311

Distance: 4 237,07 km

Avarage Speed: 176,3 km/h