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    Jackson in cerca di un podio a Valencia

    Valencia 18 giugno 2021

    La passione per le corse e per il mondo Ferrari ha spinto Omar Jackson ad approdare al monomarca del Cavallino Rampante. I primi round di apprendistato sono serviti al britannico per prendere confidenza e per ambientarsi e ora è pronto per puntare a salire sul podio.


    Questa è la tua stagione di debutto nella serie del Cavallino Rampante. Quali sono stati i motivi che ti hanno portato a scegliere questo monomarca e procede il tuo adattamento nella serie?

    “Ho scelto questa serie perché è pura competizione e contribuirà alla mia crescita: ho partecipato ad altre gare in altri campionati ma poi ho avuto un lungo periodo di stop dovuto a infortuni. Ora sono pronto a rimettermi in gioco. Inoltre, Ferrari è il brand che preferisco e quindi è stata una scelta quasi naturale. Amo tutto il mondo che c’è intorno a Ferrari ed è quasi come se fosse una famiglia”.

    Il Trofeo Pirelli Am è una classe molto competitiva. Come giudichi il livello dei tuoi avversari?

    “Il campionato è impegnativo e credo che ogni anno il livello dei piloti si alzi sempre di più. E’ stato un po’ difficoltoso ambientarsi anche se ho partecipato a qualche gara del Ferrari Challenge Uk, ma effettivamente non sapevo cosa aspettarmi nella serie europea. Mi sento pronto per questa gara di Valencia, sono migliorato molto come pilota e mi sono preparato al meglio per puntare a salire sul podio”.

    Difendi i colori di HR Owen – FF Corse, uno dei team storici del campionato. Quanto è importante l’apporto della squadra per migliorare le proprie prestazioni?

    “Negli sport individuali pensi solo a te stesso, mentre nel mondo delle corse è molto diverso e non riesci ad avere un’idea precisa fino a quando non la vivi personalmente. Non è solo mettere l’auto in pista: bisogna controllare gli aspetti tecnici, parlare con gli ingegneri e decidere le strategie per migliorare le performance. Ringrazio tutti i collaboratori perché a mio parere non esiste un buon pilota senza un buon team alle spalle”.