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XX Programme: due decenni di velocità

Testo: Jason Barlow

Sono davvero passati 20 anni? Prima delle Finali Mondiali al Mugello nel 2005, era stato promesso qualcosa di davvero speciale. Nessuno se lo aspettava, ma proprio in quel weekend infatti fu svelato il Programma XX, che offriva ai Clienti Ferrari più selezionati l’opportunità di diventare, di fatto, collaudatori del Cavallino. La FXX, la prima vettura XX, era un laboratorio su ruote, basata sulla Enzo ma ampiamente rielaborata in termini di meccanica, aerodinamica e persino estetica. Con 850 cv di potenza e un peso di appena 1.150 chili, offriva prestazioni stupefacenti.

Mi sedetti al fianco del collaudatore della Scuderia Ferrari Luca Badoer per un giro di pista insieme ad altre tre FXX, posizionandoci dietro a Schumacher e Barrichello con le loro monoposto di F1 F2005. Un’esperienza irripetibile. Tuttavia, 18 mesi dopo mi ritrovai su un’altra FXX a Fiorano, accanto al leggendario collaudatore Ferrari Dario Benuzzi. “Sì, la FXX è una sorta di auto da corsa, ma deve anche essere accessibile per i nostri Clienti, non deve incutere troppo timore”, mi disse.

Con 1036 cv, pneumatici slick e 500 kg di downforce, la FXX K ha portato al limite le prestazioni della LaFerrari

A Fiorano, Benuzzi girava con la FXX in 1’18’’, sei secondi più veloce rispetto alla Enzo, un tempo di tutto rispetto ancora oggi. La seconda vettura del programma fu la 599XX, la prima auto sportiva di serie a infrangere la barriera dei sette minuti sul Nürburgring. Con il sistema aerodinamico “Actiflow”, che aumentava la deportanza o riduceva la resistenza aerodinamica in base alla situazione, e gli pneumatici slick, la 599XX era incredibilmente performante. Poi fu la volta della FXX K, una hypercar da 1.036 cv con 500 kg di deportanza. Entrambe hanno dato vita a versioni Evo ancora più estreme.

Per fortuna, tutti i piloti dell’XX Programme erano, e sono tuttora, affiancati da tutor professionisti per padroneggiare queste straordinarie vetture e contribuire all’evoluzione della tecnologia. Quest’anno hanno visitato alcuni dei circuiti più prestigiosi del mondo, tra cui Monza, Le Castellet, Miami, Fuji e Barcellona, con eventi a Spa-Francorchamps e al Mugello ancora in programma. L'XX Programme ha fatto molta strada da quando Antonello Coletta, Global Head of Endurance and Corse Clienti, lo ha ideato. “La mia idea apparve totalmente folle a tutti i miei colleghi”, ricorda, “quando proposi di realizzare una vettura omologata per i circuiti, che però rimaneva in custodia presso di noi e veniva guidata esclusivamente in occasione di eventi speciali organizzati da noi. Il mio ‘grande capo’ di allora decise che non era una cattiva idea. Non necessariamente una buona idea, ma nemmeno una cattiva idea!”.

Se vendere i primi 29 esemplari di FXX è stato relativamente semplice, riuscire a riunirli tutti insieme si è rivelato più impegnativo. “In occasione del primo evento, ci ritrovammo con cinque o sei auto: era ed è tuttora una cosa molto ardua da realizzare”. La maggior parte del merito è di Federica Santoro, Head of XX and Monoposto Heritage Programmes, che insieme al suo team si occupa della logistica, compresa la sistemazione dei partecipanti. “È un lavoro impegnativo per noi. Tutto viene realizzato internamente”, spiega. “A volte utilizziamo le strutture permanenti di un circuito, altre volte ce ne occupiamo noi stessi. Il concetto base è riuscire a offrire al Cliente lo stesso standard di ospitalità ovunque si trovi nel mondo. A dire il vero, comunque, i Clienti sono molto concentrati sulla guida, che rappresenta l’aspetto più importante”.

I Clienti dell’XX Programme testano il futuro della tecnologia Ferrari sui tracciati più iconici del mondo – anche sull’esclusivo circuito di Fiorano

Oltre a garantire la manutenzione delle auto, l’XX Programme mette a disposizione di ciascun Cliente un servizio di coaching di guida, supporto psicologico, assistenza medica e consulenza in materia di forma fisica e alimentazione. Molti dei Clienti iniziali fanno ancora parte del programma: alcuni hanno cambiato vettura, altri sono passati al campionato GT… uno si è perfino laureato per partecipare a Le Mans.

Stéphane Sertang, uomo d’affari belga, ha acquistato la sua 599XX nel 2018 per condividerla con la figlia ventottenne Marie-Sarah. “La prima volta che ho guidato la 599XX è stata... una lotta”, ricorda, ripensando a una sessione di guida sotto la pioggia a Spa. “Una battaglia vittoriosa, si potrebbe dire. Se riesci a mettere le briglie a quella vettura, puoi domare qualsiasi cosa...”. Marie-Sarah concorda, aggiungendo che “ti insegna molto sulla fisica di base della guida in pista”.

I Sertang possiedono anche una monoposto di Formula Uno – la F2007 pilotata da Kimi Räikkönen – e recentemente hanno acquistato una 499P Modificata. “Migliorare il mio tempo sul giro è estremamente importante”, rivela Marie-Sarah. “Devo ammettere che in un’occasione ho addirittura pianto quando ho pensato di essere semplicemente troppo lenta. Ma questo fa parte del gioco. A volte sei al settimo cielo perché sei riuscita a migliorare, altre volte non accade e non riesci a capire il perché. Oppure può capitare di essere particolarmente sfortunati e incappare in un incidente: in questo caso, hai bisogno di qualcuno capace di infonderti la fiducia necessaria per risalire in auto. E poi ci sono tutti i membri del club pronti a sostenerti, quindi ti riprendi velocemente. Regna uno spirito genuino e cameratesco”.

Alcuni Clienti partecipano all’XX Programme da più di 20 anni

Parlando con uno qualsiasi dei partecipanti, il filo conduttore che emerge è sempre questo. Ma l’XX Programme non è solo una famiglia in senso lato: a volte riunisce nuclei familiari veri e propri nel condividere la passione per Ferrari. Dino Tabacchi e i suoi figli Emanuele ed Edoardo sono stati tra i primi proprietari della FXX. “Diciamo che eravamo in competizione tra noi”, ammette Dino. “E credevamo in questo fantastico progetto. Anche se all’inizio i miei figli hanno dovuto compiere un lavoro di persuasione nei mei confronti”. Non c'è dubbio che ne sia valsa la pena. “Le gomme slick incollavano la vettura all’asfalto, consentendo di andare alla scoperta di nuovi parametri”, ricorda Edoardo a proposito della FXX. “In tal modo, era possibile andare molto più veloce, ma anche avere il coraggio di frenare nettamente più tardi e accelerare in anticipo. Le reazioni dell’auto sono violente e il sound è pazzesco. Più musica che rumore, a mio parere. All’inizio, il nostro unico obiettivo era quello di fare un gran chiasso e divertirci con i tempi sul giro. Da quando il programma si è evoluto, però, molti lo sfruttano anche come opportunità per ampliare la propria rete di relazioni per gli affari”. Dopo aver dimostrato il proprio valore, Emanuele è stato artefice di grandi prestazioni nel Campionato Ferrari Challenge. “Se prima pensavo di saper guidare, ora sono, indubbiamente, migliorato. Avere un coach mi ha sicuramente aiutato: a leggere la telemetria, ad apprendere come frenare e come affrontare le curve in modo efficace”.

Con l’XX Programme, Ferrari ha anticipato due significative tendenze dei primi anni 2000: l’ascesa dei club privati e l’espansione del “lusso esperienziale”. Chi potrebbe resistere alla possibilità di diventare un collaudatore semi-ufficiale di Ferrari a Monza o a Miami? Quale sarà, dunque, il prossimo passo? “È un business che riveste grande importanza per noi, non c’è alcun dubbio”, afferma Antonello Coletta. “Probabilmente, in futuro arriverà una nuova vettura, anche se non so quando. È difficile credere che la FXX celebri già il suo ventesimo anno di vita. Fa parte di qualcosa che ci ha consentito di instaurare un rapporto unico con i nostri Clienti. Si respira davvero un’atmosfera familiare e tutti i nostri programmi sono animati da un grande spirito. Ma, in realtà, tutto è nato con la FXX”.