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Passione

A confronto con la leggenda

A Maranello una delegazione delle squadre olimpiche che hanno conquistato Tokyo

Ferrari e lo sport, un binomio che è nato con il nostro fondatore.

Cronista sportivo, pilota e poi a capo di una squadra corse, ha mantenuto lo stesso spirito vincente nel corso degli anni. Anche da imprenditore, sotto il cofano di ogni sua nuova vettura ha sempre messo tutta la sua rabbia agonistica.

 

Sono storie ed emozioni rivissute oggi dagli atleti olimpici che hanno visitato i nostri stabilimenti. Chissà cosa avrebbe detto loro, Enzo. Gli sarebbe bastato forse un secondo per coglierne il senso di sfida, quella sottile linea che separa un atleta da un campione.

 

A portare a Maranello la magia delle vittorie di Tokyo sono stati il corridore Filippo Tortu e il velista Ruggero Tita, entrambi iridati nell’ultima olimpiade. E con loro tanti altri talenti dello sport italiano, vincitori di medaglie di argento e di bronzo: Martina Batini, Lucilla Boari, Abraham Conyedo Ruano, Mauro Nespoli, Antonino Pizzolato e Lorenzo Zazzeri.

Gli atleti olimpici hanno visitato la fabbrica e il nuovo edificio Attività Sportive GT prima di scendere sul circuito di Fiorano per un giro con la F8 Tributo e la 812 Superfast

Ferrari è stata per un giorno la loro casa. Accolti dai lavoratori del Cavallino Rampante, hanno visitato i reparti di Lavorazioni Meccaniche, Montaggio Motori e Montaggio Vetture seguendo le varie tappe di produzione e di assemblaggio. Infine, dopo aver scoperto il nuovo edificio di Competizioni GT a Fiorano, sono scesi in pista con gli istruttori del Corso Pilota per provare tutta l’adrenalina e il divertimento della F8 Tributo e della 812 Superfast.

 

Abbiamo raccolto alcune impressioni dei ragazzi sulla giornata.


Ruggero Tita: “Guidare una Ferrari è un sogno che si avvera. Come in tutto, parto molto forte e supero il limite poi mi regolo sulle mie possibilità. E’ stato cosi, come in tutti gli sport. Una giornata spettacolare”.


Antonino Pizzolato: “l’emozione è unica, ho la passione dei motori da quando ero bambino. Dal vederla in TV a toccare con mano la vettura e salirci, è davvero un sogno che si avvera, sono felice”.


Filippo Tortu: “è stato molto divertente guidare, quando schiacci sul pedale e voli.. sono abituato ad andare veloce in pista a piedi ma in pista in macchina è davvero bellissimo”.


Lucilla Boari: “Sono appassionata di Ferrari in Formula 1, oggi mi sentivo una bimba al parco giochi, ho provato una adrenalina incredibile.. e tanto orgoglio italiano”.


Tornano in mente le parole di Enzo Ferrari: “Quando le mie macchine vincono tagliando il traguardo, mi assale un grande orgoglio nell’essere italiano”.

 

Giovani generazioni sulle orme di un mito.