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La Ferrari di Gianni Agnelli

31 maggio 2017

di Jason Barlow

Con la Testarossa Spider in giro per la campagna inglese


L'immagine di Gianni Agnelli come intramontabile icona di stile va oltre all'orologio sul polsino, alle cravatte dall'eleganza disinvolta e gli abiti di Caraceni, spesso indossati su scarponcini da montagna. Capo di un impero automobilistico con il motore nel sangue, non sempre un fatto scontato, aveva un gusto particolare per i pezzi unici.

 

Come presidente di Fiat, aveva ogni mezzo a disposizione per assecondare la sua passione per gli oggetti esclusivi: commissionò una serie di Fiat Panda per il tempo libero, una Fiat 130 Familiare, completa di cestino in vimini sul tetto e pannelli di legno sulla carrozzeria e una strepitosa Multipla Spider. 

Ma non tutti i pezzi unici di Agnelli erano così pratici e funzionali. Nel 1986 ordinò una versione Spider della Ferrari Testarossa di serie per festeggiare adeguatamente i suoi 20 anni alla presidenza di Fiat. Secondo gli archivi Ferrari, il progetto venne avviato il 27 febbraio 1986 e venne completato quattro mesi dopo con la consegna della vettura.

 

Sebbene non sia mai stata espressamente destinata alla produzione di serie, la Testarossa Spider venne progettata in modo rigoroso da Ferrari, un'impresa non da poco se si considera la difficoltà di inserire un tettuccio pieghevole attorno a un motore centrale a 12 cilindri da 5,0 litri. Sul cruscotto era nascosto un pulsante aggiuntivo che sollevava e abbassava elettronicamente un anello per mantenere la capote nella posizione corretta. 

 

Questa straordinaria vettura presenta un'ulteriore novità tecnica: una trasmissione Valeo unica nel suo genere, che consentiva al proprietario di guidare l'auto sia con regolare cambio manuale a tre pedali e cinque marce o, premendo un altro pulsante, con cambio automatico (il pedale della frizione si ritraeva - un sistema simile apparirà sulla F40 Agnelli ordinata successivamente: un rimedio ingegnoso per un vecchio infortunio alla gamba). 

Rispetto all'enorme sforzo ingegneristico profuso in questo esemplare unico, sembra quasi grossolano citare la vernice Argento della Spider, se non per sottolineare che AG è il simbolo dell'argento nella tavola periodica. I dettagli esterni blu sfumati della vettura e il profilo interno blu abbinato confermano la reputazione del suo proprietario per l'eccellenza sartoriale. Grazie al suo prestigio, l'Avvocato fu esentato dal divieto di apporre targhe personalizzate: TO 00000G è un numero di targa davvero memorabile. 

 

Successivamente vendette la Testarossa Spider a un amico di famiglia con cui giocava regolarmente a poker. I suoi figli l'affidarono ad Artcurial per la vendita all'asta in occasione di Retromobile 2016. Il nuovo proprietario è Ronald Stern, uno dei collezionisti Ferrari più stimati dal marchio, noto archivista e grande esperto della vita e del mondo di Enzo Ferrari. 

 

"Mi piaceva l'idea di possedere un'auto unica con una provenienza davvero eccezionale", dice. "Ho conosciuto Leonardo Fioravanti a Maranello mentre la vettura veniva riverniciata e certificata. È stato un privilegio farsi spiegare dalla persona che ne supervisionò la creazione le varie misure adottate per costruire e rafforzare il telaio della vettura".

Piero Ferrari in persona, durante una visita a Londra, ha consegnato a Stern, direttamente a casa sua, i documenti di certificazione del dipartimento Classiche. Poche altre persone dell'universo Ferrari hanno probabilmente un peso così importante nella mitologia aziendale.