Fare la differenza

25 marzo 2021

Kevin M. Buckley

Foto: Alessandro Penso

Il FIA World Endurance Championship inizia questo fine settimana, ma i piloti della Ferrari si stanno preparando da mesi. Qui è dove è iniziata la loro stagione...


Le gare di endurance sono diverse. Mentre una gara di Formula 1 non può mai durare più di due ore, l’evento più breve nel calendario del World Endurance Championship di quest’anno è di sei ore. Altre gare ne durano otto e c’è naturalmente la famosa 24 ore di Le Mans, il momento clou della stagione. Se un Gran Premio di Formula 1 è uno sprint frenetico, queste gare invece sono l’equivalente nel motorsport di un Iron Man.

Un diverso tipo di guida richiede anche un diverso tipo di allenamento. Ecco perché sei piloti ufficiali della Ferrari Competizioni GT hanno preso parte lo scorso dicembre a un training camp di una settimana nei pressi di Roma, dove hanno seguito un duro programma di sessioni di allenamento quotidiane appositamente pensate per verificare la condizione fisica – e mentale – dei piloti dopo la pausa invernale (che non è mai veramente una pausa dalla formazione) e prepararli per l’anno successivo.

“Facevamo colazione tutti insieme verso le otto, poi partivamo subito con una sessione di allenamento al mattino e un’altra nel pomeriggio”, racconta Nicklas Nielsen,Campione del Mondo FIA Endurance Trophy. “È stata dura. Alla sera andavamo a letto stanchi”.

La parte fisica del ritiro comprendeva un allenamento ai vogatori, sessioni di pesi in palestra e giri in bici tutti insieme sul circuito. Anche la parte mentale è stata altrettanto importante. Il programma di training intensivo prevedeva anche seminari sull’alimentazione, sulle tecniche di rilassamento, sul sonno ed esercizi per migliorare la concentrazione.

Sono stati affrontati anche aspetti apparentemente meno importanti: per esempio la Campionessa del Mondo di apnea 2019 Alessia Zecchini ha parlato ai piloti di tecniche e controllo della respirazione. In passato, alcuni pugili hanno tenuto seminari per i piloti dove hanno spigato come migliorare i riflessi, mentre dei neurologi hanno effettuato alcune visite e hanno dato consigli su come migliorare il sonno – essenziale per affrontare il jet lag che caratterizza la natura itinerante delle gare GT internazionali.

Tutto ciò ha avuto un forte impatto su Nielsen, il pilota danese emergente che ora ha inserito alcuni esercizi di respirazione yoga nella sua routine pre-gara. “Mi hanno davvero aiutato. Ti rilassano e ti aiutano a concentrarti”, spiega.

Il ritiro è stato organizzato da Med-Ex, da tempo Medical Partner esclusivo di Ferrari. Dopo aver seguito la sua scuderia di F1 per molti anni, circa sette anni fa Med-Ex ha iniziato a lavorare anche a stretto contatto con la divisione Ferrari GT, sia con i piloti sia con lo staff. “Per noi è un onore collaborare con Ferrari. Cerchiamo di mettere gli atleti nelle migliori condizioni possibili – fisicamente e mentalmente – per aiutarli a massimizzare le loro performance”, dice il Dottor Fred Fernando, co-fondatore di Med-Ex insieme al Dottor Alessandro Biffi.

C’è però un altro aspetto ancora più importante del training camp. Antonello Coletta, Responsabile di Attività Sportive GT di Ferrari, sottolinea che l’obiettivo principale del ritiro era quello di migliorare lo spirito di squadra: “È per unire il gruppo. Il lavoro di squadra è prioritario rispetto all’individualismo”. Per questo ci sono sessioni di paddle tennis, per portare i piloti fuori dalle loro comfort zone, mentre passare il tempo insieme in bicicletta li aiuta a costruire relazioni – fondamentale quando si ha un co-pilota.

È un mantra a cui fa eco Davide Rigon, campione di corse GT. E lui dovrebbe saperlo. Con una carriera alle spalle lunga 15 anni, questo pilota di 34 anni ha vinto cinque Campionati GT in varie categorie ed è anche uno degli attuali sim-driver di F1 a Maranello. “È bello rilassarsi tutti insieme durante questi incontri. In quei momenti non pensiamo nemmeno all’auto, impariamo a conoscerci, a esplorare le nostre diverse personalità”, racconta.

“Quando condividi l’auto con un compagno di squadra, è fondamentale avere fiducia l’uno nell’altro. Conoscere bene qualcuno, sapere come si comporta sotto stress, è davvero importante e ti aiuta a trovare il modo di lavorare al meglio insieme quando sei sotto pressione durante una gara”.

Rigon svela ai suoi compagni di squadra alcuni dei suoi segreti. “Circa un mese prima di un’importante 24 ore inizio ad assumere quotidianamente integratori a base di mirtillo”, afferma. “Per migliorare la mia visione notturna”.

Niente è lasciato al caso. Si fa qualsiasi cosa per ottenere un vantaggio e fare la differenza.