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A Goodwood debuttano P80/C e SP3JC

08 luglio 2019

Gli appassionati di motori si aspettano sempre qualcosa di speciale da Ferrari al Goodwood Festival of Speed. Ancora una volta le loro aspettative sono state ricompensate da alcuni gioielli di grande fascino.

Il Cavallino Rampante ha rubato la scena presentando per la prima volta al pubblico la P80/C e la SP3JC, le ultime ‘Special Project’ del marchio di Maranello. Queste due meraviglie hanno stregato i fan con le loro performance alla Supercar Runs, all’attacco del famoso percorso in salita sulla collina di Goodwood.

Commissionata dall’imprenditore di Hong Kong TK Mak, la P80/C - basata sulla 488 GT3 - è la one-off che ha richiesto il maggior tempo di sviluppo in assoluto. Il telaio della 488 GT3 è stato scelto come base non solo per le sue prestazioni, ma anche per il passo più lungo (50 mm in più rispetto alla 488 GTB) che ha consentito una maggiore libertà creativa.

La SP3JC, commissionata dal proprietario di Talacrest John Collins, si basa sul telaio e sulla meccanica della Ferrari F12tdf. Unica one-off derivata da questa speciale in serie limitata, la SP3JC è la massima espressione dell’automobilismo open-air, rievocando le epiche spider Ferrari con motore V12 degli anni ’50 e ’60.

I fan di Goodwood hanno potuto godersi un’altra prima entusiasmante di Ferrari: il debutto dinamico della Monza SP2. La Monza fa parte della nuova gamma ‘Icona’ e si ispira ai modelli barchetta degli anni ’50, vetture che hanno trionfato nel motorsport internazionale, guidate non solo dai piloti ufficiali della Scuderia, ma anche da gentlemen driver che, in quegli anni, gareggiavano spesso a fianco di leggendari piloti professionisti. Gli amanti delle auto d’epoca hanno avuto di che deliziarsi. Tra le “vecchie glorie” erano presenti alcune meraviglie, come una 166 MM Barchetta (del 1950), una 250 MM (1953), una 250 GT SWB/C (1961) e una 250 GTO (1962). Ogni decennio era rappresentato a Goodwood da almeno un modello, tra cui una 308 GTB Group B (del 1978), una 126 C2B (1985) e una 412 T2 (1995).

Sette monoposto Ferrari - su 13 vetture di questo gruppo - hanno partecipato alla sessione tributo “Michael Schumachercar 50”, insieme ad altre 4 Ferrari F1 in altre sessioni.

Oltre agli esemplari unici e alle vetture di Formula 1, il Cavallino Rampante ha portato a Goodwood anche altri modelli, tra cui la FXX-K Evo e alcune stradali della gamma attuale. Per la gioia dei fan del Regno Unito, era esposta anche una 488 Challenge, la stessa vettura utilizzata nella nuova serie Ferrari Challenge UK.