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I colori del Mugello

21 novembre 2019

Il mondo delle corse ritorna letteralmente a casa e tutti, piloti e tifosi, si ritrovano all’Autodromo del Mugello in Toscana, alle Finali Mondiali Ferrari. Animata da una forte passione che scorre nelle vene, la marea rossa sugli spalti ha reso omaggio ai 90 anni della Scuderia Ferrari e ai suoi colori.

Ma così come il rosso non è l’unico colore che si può scegliere per una Ferrari, allo stesso modo non era l’unico colore a tingere il Mugello. Auto e piloti hanno dato vita ad un irresistibile arcobaleno di sfumature.

Le numerose livree dei team presenti alle Finali erano totalmente diverse l’una dall’altra, con le 488 GTE e le GT3 in tutti i colori possibili, dal giallo, al rosa all’arancione, fino a vivaci strati multicolor. Un’auto sfoggiava persino dei denti da squalo dipinti sul muso, forse un richiamo alle famose auto da corsa Ferrari ‘Shark Nose’ degli anni Sessanta. In contemporanea, le auto dei Programmi XX sfoggiavano tonalità dinamiche di blu, bianco, nero, giallo e molte altre ancora.

Il tricolore italiano non era l’unica bandiera a sventolare al Mugello. Le bandiere nazionali dei piloti erano ben rappresentate sulle livree delle auto, dalle stelle e strisce americane alla Union Jack britannica, fino alla croce svizzera bianca su fondo rosso. Per non parlare delle tute multicolor indossate dai piloti: il Mugello si è rivelato un crocevia tanto di colori quanto di nazionalità.

 

21 novembre, 2019