Ferrari logo

Lauda campione nel 1975

27 novembre 2019

Dopo le tre vittorie conquistate nel 1974, due da Niki Lauda e una da Clay Regazzoni, Enzo Ferrari è molto fiducioso alla vigilia del Campionato Mondiale 1975. La nuova 312 T non è ancora pronta per l’inizio della stagione, ma i piloti sono gli stessi e la 312-B3 dà comunque garanzie di competitività. O almeno così si pensa.

In realtà in Argentina e Brasile, la concorrenza dimostra di avere colmato il gap e la Scuderia Ferrari si deve accontentare di piazzamenti in zona punti, con due quarti posti per Regazzoni e un quinto e un sesto per Lauda. La vecchia B3 non si adatta alle nuove mescole della Goodyear. 

Ferrari chiede allora al suo staff tecnico di accelerare la preparazione della nuova monoposto per farla debuttare in Sudafrica. La 312 T è completamente nuova rispetto alla vettura precedente. Mantiene sempre il motore Boxer, ma adotta il cambio trasversale, ovvero montato davanti all’asse delle ruote posteriori, da qui la T nella sigla di progetto. L’obiettivo è quello spostare i pesi il più possibile al centro. In questo modo la monoposto è più corta e maneggevole. Il telaio ha una forma a trapezio, con le fiancate che declinano verso il basso. Nuove anche le sospensioni, che fanno lavorare meglio le gomme, e il grande alettone posteriore a sbalzo. La presa d’aria c’è ancora, ma ora è bianca con drappeggio tricolore.

In Sudafrica le vetture non sono ancora a punto e l’affidabilità manca, anche se Lauda arriva 5°. Nei giorni di test successivi al GP però, sempre a Kyalami, Lauda arriva a girare più veloce della pole-position e a Silverstone in una gara non valida per il Campionato del Mondo, conquista la prima vittoria con la 312 T. In Spagna Lauda è ancora il più veloce in prova, ma in corsa piloti della Scuderia sono messi fuori gioco da un incidente. Il vento, tuttavia, sta per cambiare. Dal GP di Monaco tutto inizia ad andare per verso giusto. 

L’austriaco è molto meticoloso nella messa a punto così come nella scelta degli pneumatici e inanella una serie strepitosa di vittorie che lo portano ai vertici della classifica iridata. Vince tre gare di fila a Monaco, in Belgio, in Svezia, poi è secondo in Olanda e di nuovo primo in Francia. Centra poi due terzi posti in Germania e in Italia che consolidano il primato in classifica e lo laureano in anticipo Campione del Mondo.

La chiusura di stagione avviene in bellezza negli Stati Uniti, con un’altra vittoria in un paese molto importante per la vendita dei modelli di serie. Regazzoni è primo a Monza e ottiene due podi in Germania e Francia, classificandosi al quinto posto finale, contribuendo così a far vincere il Mondiale Costruttori alla Scuderia Ferrari.

Sono passati undici anni dalla doppia vittoria iridata Piloti e Costruttori con John Surtees datata 1964. Il 1975 apre definitivamente una nuova era e lascia presagire altre soddisfazioni per gli anni a venire.