La celebrazione dell'eccellenza

06 marzo 2019

Chris Rees

La storia della F8 Tributo, un omaggio al motore biturbo V8 che ha conquistato il premio “Best of the Best”


“Anche per gli standard di questo V8 il motore della nostra ‘Serie Speciale’ 488 Pista è incredibile” afferma il Project Team Leader, Emmanuele Raveglia.

La prima volta che si è messo al volante di una 488 Pista ha subito pensato:  “Perché non installiamo questo motore in una berlinetta come la 488?”.

E così è nata l’idea per la F8 Tributo.

Ma ci tiene a sottolineare che il progetto è stato un vero e proprio lavoro di squadra, coordinato da: Carlo Palazzani (design), Marzio Maresi (motore e cambio), Ivan Moranzoni (finiture esterne), Salvatore de Angelis (finiture interne) e Fabrizio Fontana (ingegnere di collaudo).

Marzio Maresi (motore) racconta: “Per rispettare le nuove norme in materia di emissioni e rumore, abbiamo dovuto modificare l’impianto di scarico e di conseguenza abbiamo modificato molte parti del motore e riconvalidato la guidabilità e il sound del motore”. Le uniche parti visibili che sono state modificate sono il nuovo collettore di aspirazione in alluminio e lo scarico.

L’ingegnere meccanico Fontana aggiunge: “Dovevamo ottenere il suono corretto con il nuovo impianto di scarico. Per sei mesi abbiamo lavorato insieme come un team per generare il miglior suono possibile, sia all’interno sia all’esterno dell’abitacolo”.

Palazzani (design) spiega: “La quantità di modifiche è molto alta rispetto a una normale evoluzione. A eccezione delle porte e delle fiancate posteriori, tutta la carrozzeria è nuova. E il design non viene realizzato semplicemente nel reparto styling. Sotto questo punto di vista Ferrari è un’azienda fuori dal comune: ogni membro del team fornisce il suo contributo”.

“Lo styling”, ribadisce Raveglia, “rientra nelle prestazioni della vettura tanto quanto la potenza del motore”. Il suo compito è quello di conciliare i tre elementi chiave: prestazioni, tempo e costi. “Ogni Ferrari è così: il design è prestazione”.

Moranzoni (finiture esterne) illustra i fari anteriori: “Carlo aveva chiesto dei fari più piccoli possibile, quindi abbiamo usato la nuova tecnologia LED per lasciare lo spazio per una presa d’aria di raffreddamento sopra i fari”.

I doppi fari posteriori rimandano ai modelli classici del passato. Lo spoiler posteriore “flottante” in realtà è fisso, ma la deportanza è comunque uguale o addirittura migliore rispetto alle vetture rivali. Il sistema S-Duct anteriore contribuisce a migliorare del 10% la deportanza aerodinamica rispetto alla 488 GTB.

Moranzoni passa poi a descrivere il retro della vettura, soffermandosi sul coperchio del motore in Lexan trasparente. Le lamelle ritagliate ricordano la Ferrari F40. “È stata una grande sfida, perché è la prima volta che viene installato un coperchio del motore monoblocco e trasparente su una vettura”.

Le lamelle rappresentano la natura cooperativa del progetto. Come afferma Maresi: “Abbiamo dovuto collaborare sugli aspetti di prestazioni, visibilità, omologazione e rigidità. Le lamelle sono funzionali perché aiutano a espellere l’aria dal vano motore”.

Gli interni sono il regno di Salvatore de Angelis che, con i suoi 42 anni di attività nel settore, è il più esperto del team. Ogni parte del cruscotto, dei pannelli delle porte e del tunnel è stata rinnovata, sono state aggiunte prese d’aria di nuova generazione, sono stati ridisegnati il volante e le nuove finiture dei sedili ed è stato installato un touchscreen per il passeggero da 8,5 pollici.

“Una sfida è rappresentata dal fatto che sono l’ultimo a intervenire sul processo di sviluppo”, racconta de Angelis, “quindi molto dipende dai miei compagni di squadra. È importante sottolineare che non lavoro da solo”.

La dinamica del telaio sfrutta al meglio la potenza erogata dal motore. Fontana spiega: “Questa vettura deve essere un’auto per tutti i giorni, più utilizzabile della 488 Pista, quindi ci siamo concentrati molto sugli ammortizzatori, per aiutarla a sfruttare tutta la potenza. Anche ogni impostazione sul manettino del volante è stata accuratamente ponderata”. Per esempio, la nuova impostazione “Wet” favorisce un controllo sicuro della vettura anche alla massima potenza.

Raveglia riassume così l’essenza del progetto: “Con la F8 Tributo abbiamo compreso tutti che, prendendo le mosse dalla 488, ci stiamo muovendo verso il futuro”.