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La magia di Cavalcade Classiche

29 novembre 2017

di Robert Coucher

L'edizione del 2017 ha radunato in Toscana alcune delle Ferrari più amate


I proprietari di Ferrari classiche sono il fior fiore dei clienti Ferrari, secondo Piero Ferrari, figlio di Enzo e vicepresidente della casa di Maranello. È dunque indubbio che la Cavalcade Classiche, per festeggiare i 70 anni della Ferrari, resterà un evento straordinario, una celebrazione del DNA dello storico marchio a partire dalle sue origini nel 1947.

Settanta Ferrari speciali provenienti da oltre 20 Paesi sono state invitate a partecipare al Rally di regolarità della Cavalcade Classiche dal 5 al 9 maggio, un programma composto da tre intere giornate itineranti nella splendida regione toscana. 

Base della Cavalcade è l'hotel Augustus, che comprende la Villa Agnelli di Forte dei Marmi, località marittima molto amata dall'alta borghesia. Le Ferrari vengono verificate e dotate dei numeri da corsa nel parcheggio dell'hotel dove le Barchetta aperte sono ospitate sotto un riparo. Il colore dominante è il Rosso Corsa, e il colpo d'occhio su questa selezione di vetture sportive, di cui molte in argento, blu e giallo FLY, è impressionante nella luce della sera. 

 

Un esemplare della 125 S, la primissima vettura a uscire dalla mitica fabbrica del Cavallino Rampante, attira subito un gruppo di persone. Tra gli altri modelli presenti ci sono una 166 MM, una 212 Inter, una 340 MM, un'altra 166 MM, una 250 GT Tour de France e una 250 GT SWB California, mescolate a numerose 275 GTB, 330, Daytona, Dino, 288 GTO e la nuova LaFerrari Aperta, dall'elegante e tenebroso look nero. 

Io sono co-pilota su una Ferrari 860 Monza del 1956, vincitrice purosangue con una storia ammirevole. Il mattino dopo guidiamo la vettura, ancora in fase di warm-up, per le strette strade in direzione del centro di Forte dei Marmi per allinearci al via, dove riceviamo la nostra card per la registrazione del tempo della sezione di regolarità e controlliamo il Tulip route book che ci manda verso la cittadina di Lucca, nota per le sue mura di cinta. Scatta il nostro orario di partenza, sventola la bandiera Ferrari e ... via. Il mio collega non resiste a mettersi un po' in mostra, manda su di giri la 860, molla la frizione e la folla si infiamma.

 

Il percorso della mattinata, fino alla nostra prima pausa caffè alla stupenda Villa Reale, è magnifico e le strade sono impegnative, soprattutto per la pioggia che inizia a cadere fitta. Ma non è un problema. 

Scortati validamente da poliziotti in motocicletta che ci aprono la strada, la Cavalcade approda rombando a Lucca per il pranzo nel bellissimo scenario barocco di Palazzo Pfanner, prima di tornare a Forte dei Marmi attraverso un percorso panoramico di 100 km su e giù per le colline.

 

Il secondo giorno ci porta lungo la costa a Lerici nel golfo di La Spezia, sotto un bel sole e con strade perfette. L'ultimo giorno prevede una corsa animata attraverso gli Appennini fino a Modena per il pranzo al Museo Enzo Ferrari, seguito da alcuni giri del circuito Ferrari di Fiorano e conclusione allo stabilimento di Maranello. Qui la Cavalcade diventa davvero emozionante e le vetture danno il loro meglio. 

 

Lungo il rettilineo di Via Abetone, che Ferrari usava come pista di collaudo prima di Fiorano, con le sirene spiegate della polizia e i carabinieri a tenere il pubblico fuori dal percorso, le Ferrari iniziano a cantare. Dove non è pericoloso, i piloti azzardano qualche sorpasso e inseguimento lungo questa magnifica strada che porta a Maranello. 

La Cavalcade Classiche si è rivelata più che un'esperienza emozionante. Il 70° anniversario di questo marchio straordinario ha regalato un evento unico ad alcuni dei suoi più importanti clienti. Strade sontuose con un servizio a cinque stelle lungo il percorso, certo, ma soprattutto la Cavalcade Classiche ha offerto un approccio indimenticabile all'“Italia della Ferrari”.