Ferrari logo

Auto

Un’opera d’arte in carta e carbonio

Alla scoperta di Ferrari Monza SP1/SP2, il volume d’arte prodotto a Maranello con la stessa cura con cui si realizzano le nostre vetture

“Se c’è un libro che vuoi davvero leggere, ma non è ancora stato scritto, scrivilo tu”.

Ci perdonerà Toni Morrison, scrittrice americana premio Nobel per la letteratura nel 1993, se partiamo da una sua citazione per parlare del nostro libro, intitolato Ferrari Monza SP1/SP2 e dedicato appunto alla prima vettura del progetto Icona, la 12 cilindri monoposto e biposto ispirata alla leggendaria 750 Monza.

Non è naturalmente il primo libro “su” una Ferrari: lo stesso Enzo ne ha scritti di fondamentali e nel corso dei decenni sulle imprese, in pista e sulla strada, delle auto del Cavallino rampante si è pubblicato moltissimo. Si tratta però del primo libro pensato, realizzato e anche pubblicato da Ferrari: un oggetto prezioso in tiratura limitata di 499 copie che abbiamo appunto voluto “fare in casa”, rispettando la tradizione artigianale e allo stesso tempo tecnologica che ci appartiene.

Ogni sezione di questo volume è stata curata nei minimi dettagli. Prima di tutto l’aspetto iconografico: tra le foto del passato, dove si vedono i celebri gentlemen driver degli anni Cinquanta assieme alle immagini della 750 Monza in azione, ce ne sono alcune quasi inedite. Poi ci sono le pagine dedicate alla creazione della attuale Monza, dai primi bozzetti ai modelli di stile, oltre a un’esclusiva visita al reparto di produzione dove la vettura e il suo motore sono stati assemblati. E infine c’è l’auto stessa, ritratta in studio come una scultura e in azione, sulla pista del Mugello e lungo le strade nei paraggi del circuito. 


La Ferrari ha prodotto un' opera d'arte completa, che va dai primi bozzetti concettuali della Monza fino all'assemblaggio del motore e alla guida in pista e su strada 

Inoltre tutto è stato stampato su carta FSC, ovvero realizzata con metodi sostenibili nel rispetto delle foreste, così come “eco-friendly” sono i processi produttivi, le lastre e gli inchiostri. 


E poi c’è la questione estetica. I materiali utilizzati per cofanetto e legatura sono un richiamo alla vettura stessa: l’alluminio, il carbonio, la pelle dei sedili e le sguardie in tessuto giallo con un disegno che si ritrova nelle valigie realizzate appositamente per la Ferrari Monza.


Insomma, una piccola opera d’arte che ci rende orgogliosi.