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    Molina: “Portare in gara lo Scudetto Ferrari è un’emozione incredibile”

    Miguel Molina’s roll of honour features thirty-three starts in the FIA WEC and two wins with Maranello’s production-derived cars, including one at Bahrain in November 2022 in the last race of the LMGTE Pro class era.

    Maranello 04 aprile 2023

    Nell’albo d’oro di Miguel Molina spiccano 33 partenze nel FIA WEC e due successi con le vetture derivate dalla serie di Maranello, incluso quello conquistato in Bahrain nel novembre 2022 in occasione della gara che ha chiuso l’epoca della classe LMGTE Pro. Il pilota catalano all’età di 34 anni si è affacciato al palcoscenico delle Hypercar salendo a bordo della 499P numero 50 che condivide con Antonio Fuoco e Nicklas Nielsen. Al debutto nel Campionato del mondo 2023, a Sebring, l’equipaggio ha ottenuto la pole position e un terzo posto, risultati che alimentano la fiducia in vista dell’impegnativa 6 Ore di Portimão, secondo round iridato in programma il 16 aprile. 

    Gli esordi. “Lo sport ha sempre fatto parte della mia famiglia – racconta Molina, pilota ufficiale del Cavallino Rampante dal 2017 –. Mio padre era un pilota e mi ha trasmesso la passione per i motori e le corse, mia madre giocava a pallamano”. La fascinazione per le competizioni affonda le radici negli anni dell’infanzia e si lega in particolare ad alcune immagini e luoghi densi di ricordi. “Vinsi la mia prima gara all’età di otto anni. Iniziò così un percorso bello e intenso – prosegue – caratterizzato da molte rinunce e diversi momenti difficili: questo, però, fa parte della vita professionale, anche se per un ragazzino di 14-15 anni è difficile stare lontano da casa così tanto. Alla fine, però, le soddisfazioni ottenute mi hanno ripagato di ogni rinuncia e ogni sacrificio”.

    La passione. Per un giovane catalano il circuito di Barcellona, che sin dai primi anni Novanta ospita il GP di Formula 1 e molti campionati di spessore nazionale e internazionale, rappresenta un impianto in grado di suscitare una forte attrazione. “Quando scoprii che Fernando Alonso aveva iniziato a farsi notare nel motorsport il mio interesse per l’automobilismo si fece più vivo. Andai al Circuito di Catalogna a vedere la Formula Nissan, mi invitarono nel box di Campos Racing per cui correvano Antonio Garcia e Fernando – prosegue Molina –. Fu la prima gara che vidi dall’interno di un garage. Anni più tardi mi è capitato di gareggiare con Antonio sia a Le Mans sia in altre gare: ritrovarlo come avversario è stato molto piacevole”. 

    L’endurance. Dai kart alle monoposto alle ruote “coperte” il percorso sportivo ha portato Molina a entrare in Ferrari per gareggiare nel Campionato del mondo endurance con la 488 GTE (inanellando 32 gare, 2 vittorie e 14 podi di classe), quindi dalla stagione 2023 a debuttare nella classe Hypercar con la 499P. “All’inizio non sapevo granché di endurance – ammette il pilota –, ma non appena entrai in questo mondo imparai moltissimo. Le sorprese maggiori? Il fatto che le gare siano molto lunghe, da 6 a 24 ore, ma richiedono massima concentrazione dal primo all’ultimo giro. Oggi le corse di durata assomigliano a prove ‘sprint’ perché se non ti esprimi al 100% in ogni frangente perdi la possibilità di vincere”. 

    La nuova dimensione dell’ufficiale Ferrari si lega a doppio filo alla Hypercar che ha sancito il ritorno del Cavallino Rampante nella top class a mezzo secolo di distanza dall’ultima apparizione. Una sfida che si lega al concetto di squadra. “Dentro il nostro gruppo i rapporti sono splendidi, e questo credo che si percepisca bene. Credo di trovarmi all’apice della carriera a livello agonistico con questo progetto – analizza –. Ho raggiunto un grande obiettivo, ma ora bisogna stabilirne di nuovi. Il lavoro svolto sta dando i propri frutti”. 

    Emozioni. Adrenalina, passione, sacrificio, gioia sono concetti che appartengono al vocabolario quotidiano di un professionista del volante. “Il momento di maggior tensione è quando ci si prepara a salire dentro l’abitacolo: in quell’attimo ti rendi conto che nel giro di pochi minuti dovrai dare il massimo in pista – spiega Molina –. In quella fase provo a immaginare tutte le situazioni che si potrebbero verificare per essere pronto ad affrontarle. Quando scendo dalla vettura, invece, e ho solo due o tre ore di pausa prima di un nuovo turno di guida, cerco di ottimizzare il tempo. Non è facile perché devo riposare, mangiare, dormire. È fondamentale avere le idee chiare sul da farsi e sapersi adattare alle situazioni”. 

    La “mia” Hypercar. Per descrivere la Ferrari 499P il pilota nato a Girona sceglie tre sostantivi: velocità, tecnologia, e passione. “La velocità è una sensazione che sperimentiamo sin da piccoli tanto che arriviamo al punto di non renderci più conto di quanto siamo rapidi in pista”. Tale sensazione raggiunge l’apice al volante della Hypercar di Maranello. “La prima volta che sono salito sulla 499P nel luglio 2022 – racconta – mi sono reso conto che avrei dovuto fare uno sforzo maggiore a livello fisico. Ho capito che avrei dovuto allenarmi di più perché la vettura è molto più sfidante rispetto alle GT. È stato un cambiamento radicale, sul piano fisico in particolare per le sollecitazioni legate al collo, sottoposto a tanta pressione”. Una nuova era sportiva per Miguel Molina che proseguirà nella stagione 2023 con gli impegni, dopo il Portogallo, in programma a Spa-Francorchamps, a Le Mans, a Monza, al Fuji e in Bahrain.