La storia degli 11 successi assoluti Ferrari a Le Mans
Le immagini delle vetture del Cavallino Rampante, entrate nell’immaginario collettivo degli appassionati di endurance, e dei volti di piloti, che fanno parte della leggenda della 24 Ore di Le Mans, descrivono un rapporto speciale, quello che da sempre lega la Ferrari alla corsa di resistenza più antica, difficile, complessa sul piano tecnico e sportivo e, per tutti questi aspetti, più ambita al mondo. Con 11 successi assoluti – dei quali gli ultimi due consecutivi firmati dalla 499P – e 29 di classe tra la Casa di Maranello e il Circuito de La Sarthe esiste un filo rosso all’insegna di imprese epiche e risultati di prestigio collezionati a partire dal 1949, quando la Ferrari s’impose al debutto assoluto nella 24 Ore.
Ecco alcuni aspetti salienti legati a tutti i successi assoluti registrati dal Cavallino Rampante.
1949 – Al debutto nella gara endurance più importante al mondo il Cavallino Rampante ottiene immediatamente il successo e firma un’impresa leggendaria, nella quale Luigi Chinetti – in coppia con Lord Selsdon – ha condotto la Ferrari 166 MM Barchetta Touring per oltre 23 ore.
1954 – Dopo aver completato 302 giri l’argentino José Froilán González e il francese Maurice Trintignant s’impongono al volante della Ferrari 375 Plus, una spider carrozzata da Pinin Farina mossa da un motore 5 litri V12 in grado di erogare 330 Cv (243 kW) e di toccare i 280 km/h.
1958 – Arriva il primo successo di un trittico firmato da una vettura tra le più iconiche del Cavallino Rampante: la Ferrari 250 Testa Rossa. Disegnata da Scaglietti, la vettura dotata di un motore V12 da 2.953 ccs da 300 Cv (221 kW), grazie al peso contenuto a soli 800 chilogrammi, tocca i 270 km/h. Primi al traguardo Phil Hill e il belga Olivier Gendebien.
1960 – il 26 giugno, in una data inconsueta per la 24 Ore di Le Mans – generalmente in scena a metà del mese – Olivier Gendebien e Paul Frère s’impongono in Francia con la Ferrari 250 TR 59/60 al termine di una prova durata 314 giri.
1961 – La Ferrari 250 TRI/61 è portata in trionfo da Gendebien e Phil Hill, al primo successo insieme nella maratona francese, in un anno che si sarebbe concluso per il pilota statunitense anche con il duplice successo in F1 con la Ferrari 156 F1, il primo titolo Costruttori per la Casa di Maranello e il suo unico titolo Piloti.
1962 – Olivier Gendebien – in questa edizione nuovamente insieme a Phil Hill – festeggia il suo quarto successo alla 24 Ore di Le Mans chiudendo una personale striscia vincente al momento ineguagliata: il belga, infatti, è l’unico pilota ad aver trionfato quattro volte sul circuito de La Sarthe con la Casa di Maranello.
1963 – Per la prima volta nella storia il Cavallino Rampante vince con una coppia di piloti italiani, il 27enne Lorenzo Bandini e il 29enne Ludovico Scarfiotti, che il 16 giugno transitano per primi alla bandiera a scacchi con la Ferrari 250 P, la prima vettura 12 cilindri a motore centrale, un 3 litri da 312 Cv (229 kW).
1964 - Grazie a Jean Guichet e Nino Vaccarella la Casa di Maranello ottiene l’ottavo successo assoluto, il quinto consecutivo, con la Ferrari 275 P – vettura dotata di un propulsore V12 da 3285.73 Cm3 in grado di erogare 235 kW (320 Cv) – con una velocità media in gara di ben 195,63 km/h, davanti a due Ferrari 330 P.
1965 – Ferrari firma il sesto successo consecutivo grazie a una vettura iconica, entrata nell’immaginario collettivo per le prestazioni elevate (la velocità massima era pari a 287 km/h) e lo stile unico: la 250 LM. A trionfare in questa edizione sono Jochen Rindt e Masten Gregory che hanno la meglio al termine di una gara lunga 348 giri.
2023 – Ferrari torna a gareggiare nella classifica assoluta a 50 anni di distanza dall’ultima volta e s’impone con la 499P numero 51, la Le Mans Hypercar affidata ad Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi che entra immediatamente nel mito dell’automobilismo.
2024 – È ancora la 499P a vincere la prova endurance più famosa al mondo portando in trionfo l’equipaggio numero 50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. La festa a Le Mans è arricchita dal terzo posto dei compagni con la vettura numero 51.