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    I commenti dei piloti Ferrari alla vigilia della 6 Ore del Fuji

    The Fuji International Speedway hosts the sixth round of the FIA World Endurance Championship which sees the Ferrari - AF Corse team involved with the number 50 499P of Antonio Fuoco, Miguel Molina and Nicklas Nielsen and the number 51 Hypercar courtesy of Alessandro Pier Guidi, James Calado and Antonio Giovinazzi.

    Maranello 05 settembre 2023

    Il Fuji International Speedway ospita il sesto appuntamento del FIA World Endurance Championship che vede impegnata la squadra Ferrari – AF Corse con la 499P numero 50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, e con la Hypercar numero 51 affidata ad Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi.

    Ecco i commenti dei piloti alla vigilia della gara endurance sul tracciato che misura 4,563 chilometri e include 16 curve, dove nella stagione 2022 in classe LMGTE Pro gli equipaggi ferraristi ottennero il primo e il secondo posto rispettivamente con Pier Guidi-Calado e Fuoco-Molina al volante delle 488 GTE di AF Corse.

    Le Hypercar Ferrari si presentano in Giappone con una massa complessiva a secco pari a 1.076 chilogrammi (7 kg in più rispetto a Monza), una potenza massima di 505 kW (+8), una quota massima di energia per stint di 898 MJ (+5), e l’attivazione della trazione integrale confermata a 190 km/h.

    Antonio Fuoco, 499P #50: “Arriviamo al Fuji portando al debutto la nostra 499P su questo tracciato, dove non abbiamo effettuato test. Cercheremo di allungare la striscia di risultati positivi, come squadra, considerato che sin dall’inizio della stagione la nostra Hypercar è salita sul podio in ogni round iridato. La pista? Vi ho gareggiato solo in un’occasione, lo scorso anno con la 488 GTE quando finimmo secondi in LMGTE Pro, e devo ammettere che mi piace parecchio. In particolare apprezzo l’ultimo settore che considero divertente da guidare. La prima cosa che mi viene in mente se penso al Giappone? Oltre al fatto che lo reputo un Paese davvero bello, direi il cibo: sono un grande ‘fan’ del sushi”.

    Miguel Molina, 499P #50: “L’obiettivo per questa 6 Ore sarà il medesimo di ogni gara: lottare per un risultato di vertice che significherebbe conquistare punti preziosi per la classifica iridata. Mi piace questa pista poiché include un lungo rettilineo che termina con una staccata importante e curve molto veloci, dunque offre diverse possibilità di sorpasso. Un tracciato, inoltre, che mi ricorda il mio primo successo iridato: era la stagione 2017 quando ottenni la vittoria nel FIA WEC con la Ferrari 488 GTE condivisa con Thomas Flohr e Francesco Castellacci, in classe LMGTE Am: fu una bella emozione”. 

    Nicklas Nielsen, 499P #50: “A questo punto della stagione, quando mancano due gare al termine, il desiderio del nostro equipaggio con la 499P numero 50 rimane quello di conquistare almeno una vittoria: sarebbe bellissimo se succedesse in Giappone. Il tracciato del Fuji mi piace molto e mi sono sempre divertito su questa pista. I ricordi più belli? I risultati ottenuti nella stagione 2019/20, il secondo posto con la 488 GTE in classe LMGTE Am, e lo scorso anno con François Perrodo e Alessio Rovera, il primo posto tra i prototipi LMP2 in Pro Am. Sono sempre felice di tornare in Giappone, una Paese straordinario, di cui apprezzo in particolare Tokyo, una città speciale in quanto molto differente dalle abitudini quotidiane europee”.

    Alessandro Pier Guidi, 499P #51: “La pista del Fuji rappresenta qualcosa di unico nel calendario iridato dato che alterna una porzione veloce, i primi due settori, a una molto lenta, l’ultimo settore. Dal punto di vista della messa a punto della vettura si può optare per un set-up a medio-alto carico, che garantisce prestazioni migliori nella parte mista a scapito della velocità, o viceversa a medio-basso carico. Nonostante non sia il mio tracciato preferito, ho dei ricordi bellissimi legati al Fuji nella classe LMGTE Pro: oltre al successo nel 2022, è indelebile nella memoria la vittoria nel 2017 in occasione di una gara disputata in condizioni molto impegnative, sull’asfalto bagnato: fu una gara fondamentale per la conquista del mio primo titolo iridato, con James (Calado, Ndr)”.

    James Calado, 499P #51: “Sono felice di tornare al volante della 499P dopo due mesi: mancano un paio di gare al termine di questa stagione, siamo terzi in classifica e vogliamo conquistare punti importanti, dunque l’obiettivo è salire sul podio in Giappone. Nel 2022 al Fuji con Alessandro (Pier Guidi, Ndr) conquistammo una vittoria che si sarebbe rivelata fondamentale a fine anno per la vittoria dei titoli iridati Costruttori e Piloti in LMGTE Pro. Ho un ricordo bellissimo di quel weekend. Cosa rappresenta per me il Giappone? Penso che Tokyo sia una città fantastica e che le persone siano molto accoglienti; un Paese dove la passione per il motorsport è incredibile così come l’affetto riposto nei nostri confronti in qualità di piloti Ferrari”.

    Antonio Giovinazzi, 499P #51: “Torniamo al volante della 499P a due mesi di distanza dall’impegno di Monza con l’obiettivo di fare del nostro meglio per insidiare la Toyota, che rimane il principale avversario anche in ottica campionato. Abbiamo ancora due gare importanti prima del termine dell’annata e la nostra determinazione è quella di ottenere i migliori risultati possibili: l’auspicio è quello di mantenere aperta la sfida iridata sino alla prova conclusiva che disputeremo in Bahrain. Il Fuji? Conosco poco la pista, dove gareggiai nel 2016 con un prototipo LMP2. È un tracciato particolare, veloce nei primi due settori e molto lento nell’ultimo, dunque sarà importante la gestione delle gomme nell’arco di tutte le sei ore”.

    Antonello Coletta, Global Head of Endurance and Corse Clienti: “Il Mondiale endurance riparte da una pista sulla quale la nostra Hypercar non ha mai effettuato test: sarà la prima occasione, quindi, per metterci alla prova su un tracciato impegnativo in una 6 Ore del Fuji nella quale l’obiettivo sarà di proseguire il cammino positivo dei nostri equipaggi al volante delle 499P. Questo autodromo fa parte della storia dell’automobilismo internazionale e in questo impianto Ferrari ha colto successi memorabili: oltre alla prima vittoria in assoluto del Cavallino Rampante in terra giapponese, nel 1970 con la 512 S di Moretti e Manfredini prima al traguardo della 200 Miglia del Fuji, voglio ricordare le cinque vittorie di classe con le derivate dalla serie che abbiamo ottenuto a partire dalla nascita del FIA WEC nel 2012. Lo scorso anno la trasferta nipponica fu memorabile: con le 488 GTE firmammo un primo e un secondo posto in LMGTE Pro che risultarono determinanti a fine stagione per i successi iridati Costruttori e Piloti”.

    Ferdinando Cannizzo, Head of Endurance Race Cars: “Con due sole gare dal termine della stagione non c’è che un risultato per poter recuperare i punti che ci separano da Toyota nella classifica del campionato Costruttori, ma non sarà un’impresa facile vincere la 6 Ore del Fuji. Sulla pista giapponese siamo consapevoli di non essere i favoriti, ma siamo tutt’altro che demoralizzati e cercheremo di ribaltare il pronostico. In queste settimane abbiamo moltiplicato gli sforzi per individuare la direzione nella quale orientare set-up e strategie con l’obiettivo di minimizzare le distanze dagli avversari. È evidente che anche le condizioni atmosferiche potrebbero giocare un ruolo decisivo, specialmente in caso di pioggia. Partiamo da Maranello concentrati e pronti a fare del nostro meglio in questa penultima sfida.”