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UN MARCHIO CHE DIMOSTRA GRANDE RESILIENZA

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UN MARCHIO CHE DIMOSTRA GRANDE RESILIENZA
2020UN MARCHIO CHE DIMOSTRA GRANDE RESILIENZA
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2020Verso nuovi traguardi

UN MARCHIO CHE DIMOSTRA GRANDE RESILIENZA

E arrivò il giorno in cui il mondo cambiò. Tutta colpa di un ospite invisibile ma alquanto impattante per gli effetti su rapporti umani, stili di vita ed economia.

UN MARCHIO CHE DIMOSTRA GRANDE RESILIENZA

Da quando il Covid-19 ha fatto conoscere a tutti il proprio nome e la sua tragica natura, tutti hanno cercato di adattarsi quanto più rapidamente possibile ad una nuova sfida, a nuovi confini e nuovi contesti. In questo quadro dinamico, l’essenza del marchio Ferrari ha dimostrato una grande resilienza, annodando per quanto possibile i fili già stretti che legano il Cavallino Rampante alle sue persone e al territorio dove ha costruito la sua leggenda. Lo ha fatto in maniera concreta, dando il proprio contributo attraverso iniziative mirate a sostenere chi si è trovato in prima linea a fronteggiare il virus, dagli ospedali alle scuole, dai dipendenti e le loro famiglie fino ai commercianti di Maranello. La generosità delle persone, la dedizione degli uomini e il mirabile connubio tra inventiva e tecnologia che trova un naturale punto di atterraggio nella Gestione Sportiva, hanno portato alla realizzazione di respiratori ad alta efficienza e basso costo che hanno contribuito a migliorare la situazione di molte persone nei paesi più svantaggiati ma comunque raggiunti dal virus.

Iniziative che hanno avuto nella solidarietà la stella polare, come testimoniato da quella lanciata dai clienti internazionali che negli ultimi anni hanno preso parte alle Cavalcade e che ha portato alla raccolta di oltre un milione di euro a favore del servizio sanitario. In situazioni estreme come quelle a cui l’umanità è stata costretta a far fronte, si è confermata la validità del principio secondo cui da grandi difficoltà nascono grandi opportunità. Per la prima volta nella storia di Ferrari, sono state presentate tre nuove vetture con eventi digitali dedicati: la Ferrari Portofino M, la SF90 Spider e la 488 GT Modificata. La Ferrari Portofino M, che porta nel nome la ‘M’ di Modificata, è l’evoluzione della Ferrari Portofino. La spider 2+ del Cavallino Rampante è ricca di novità tecniche e di design, tra cui spiccano il cambio a doppia frizione e otto rapporti e il Manettino a cinque posizioni, novità assoluta per le Gran Turismo aperte della Casa di Maranello. La SF90 Spider, dal canto suo, è la prima vera ibrida Ferrari dotata di tetto rigido ripiegabile, per un’esperienza di guida e sensoriale inedita. La 488 GT Modificata, invece, rappresenta la sintesi perfetta tra la 488 GTE e la GT3 Evo 2020, senza le limitazioni imposte dai regolamenti dei campionati che vedono questi due modelli protagonisti.

UN MARCHIO CHE DIMOSTRA GRANDE RESILIENZA

Le rivoluzioni portano anche la forma e l’energia della virtualità, con un interesse sempre maggiore per gli Esports che hanno conosciuto un vero e proprio boom di popolarità. La Casa del Cavallino Rampante, grazie alla Ferrari Driver Academy, ha saputo ritagliarsi un posto di primo piano con i successi dei propri piloti, tra cui Davide Tonizza, laureatosi campione del mondo di Formula 1 virtuale. È grazie anche a iniziative come questa che, seppur progressivamente, si è assistito ad un ritorno alla normalità che ha permesso, tra le altre cose, di rivedere in pista i bolidi della Formula 1 e, a Ferrari, di tagliare un traguardo unico, quello dei 1000 Gran Premi disputati nella massima formula, anniversario celebrato il 13 settembre in occasione del GP del Mugello. In quell’occasione, schierando due monoposto nella stessa livrea della 125 S e della 125 F1 che hanno segnato il debutto del marchio nel 1950 a Monaco, Ferrari ha voluto festeggiare uno straordinario record sportivo capace di emozionare intere generazioni di appassionati. I tifosi, una parte fondamentale della storia irripetibile di Ferrari. Quelli che, a causa del Covid-19, non sono stati ammessi alla 24 Ore di Le Mans, nell’edizione in cui, sul nastro d’asfalto di oltre 13 chilometri de La Sarthe, è sceso in pista il più alto numero di Ferrari della storia nella categoria LMGTE, ben 16, ma a cui i piloti Ferrari hanno cercato in tutti i modi di regalare un successo, purtroppo solo sfiorato con il secondo posto di Pier Guidi-Calado-Serra. In un anno destinato a passare alla storia, non poteva mancare una nota positiva: per la prima volta dalla nascita della Ferrari Driver Academy, una atleta femminile è entrata a far parte del programma. Maya Weug, spagnola di nascita, si è imposta al termine di un percorso di selezione portato avanti assieme alla Fia, chiamato Girls on Track, Rising Stars, che ha l’obiettivo di promuovere l’automobilismo femminile e supportare le ragazze di maggior talento di età compresa fra i 12 e i 16 anni.

I capolavori del 2020