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INNOVAZIONE ESTREMA

LAFERRARI, LA PRIMA IBRIDA

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F138
LaFerrari
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INNOVAZIONE ESTREMA
2013INNOVAZIONE ESTREMA
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2013Verso nuovi traguardi

INNOVAZIONE ESTREMA

LAFERRARI, LA PRIMA IBRIDA

C’è una sottile linea rossa che unisce e collega le supercar in serie limitata nate a Maranello a partire dagli anni 80. Una linea rossa il cui tratto è stato inciso con la GTO e che è continuato con la brutale F40, la tecnologica F50, l’iconica Enzo. Quella linea prosegue con LaFerrari, ma assume nuovi colori e nuove sfumature. Soprattutto, disegna nuovi orizzonti tanto stilistici quanto prestazionali. Perché LaFerrari rappresenta il progetto più ambizioso della Casa di Maranello e, per molti aspetti, lo stato dell’arte della tecnica e della tecnologia Ferrari.

INNOVAZIONE ESTREMA

Perché, per la prima volta nella sua storia, equipaggia una vettura gran turismo con due tipologie di propulsione: a quella tradizionale, rappresentata dal 12 cilindri da 800 cavalli, viene infatti affiancata una elettrica da 120 Kw, che garantiscono alla vettura una potenza totale di 963 cv. L’elevata coppia del motore elettrico a bassi regimi, e l’ottimizzazione del rendimento di quello termico agli alti, si traduce in una spinta eccezionale e continua.

Le batterie si ricaricano durante le frenate e ogni qualvolta il motore termico produce coppia in eccesso, immagazzinando energia che viene istantaneamente messa a disposizione ogni qualvolta il pilota ne abbia bisogno. Avveniristica, LaFerrari lo è anche per l’aerodinamica ed è il frutto del lavoro integrato, fin dall’impostazione veicolo, tra il team del Centro Stile Ferrari e i tecnici di progettazione e sviluppo. Questa sinergia ingegneristica ha permesso l’integrazione dell’aerodinamica attiva e del sistema ibrido con gli altri sistemi di controllo dinamico presenti, garantendo così performance da primato in tutte le condizioni. L’integrazione con i comandi della macchina e i parametri dinamici assicura, infatti, che l’aerodinamica attiva si regoli continuamente per affinare carico aerodinamico e equilibrio, attraverso dispositivi anteriori e posteriori. In questo modo “LaFerrari” combina il massimo carico aerodinamico e il coefficiente di resistenza minimo in ogni condizione di guida risultando la vettura stradale più veloce della storia della Casa di Maranello. La forma si sposa con la funzione. Il trasferimento di tecnologia dalla Formula 1 alle vetture di serie è una delle prerogative storiche del Cavallino Rampante. LaFerrari rappresenta la sintesi massima del know-how acquisito in Formula 1 e nella realizzazione delle vetture stradali, il più ambizioso progetto della Casa di Maranello di ridefinire i limiti della tecnologia automobilistica. Grazie al sistema HY-KERS è la Ferrari più prestazionale e efficiente di sempre. L’applicazione del sistema KERS, sperimentato sui campi di gara ed evoluto specificamente per l’utilizzo su una vettura stradale, garantisce la perfetta integrazione tra il V12 e il motore elettrico, coniugando senza soluzione di continuità i vantaggi delle due propulsioni. In tema di transfer tecnologico tra Formula 1 e vetture stradali un’area di collaborazione strettissima, quasi simbiotica, è stata quella della progettazione e realizzazione del telaio. Un team composto da ingegneri e tecnici della Scuderia e della Direzione tecnica GT ha lavorato sin dalla prima fasi avvalendosi del contributo di Rory Bryne, progettista delle monoposto del Cavallino Rampante tra gli anni 90 e 2000, che hanno fruttato 11 titoli mondiali in F1. Il telaio è costruito interamente ‘in-house’ a Maranello, con gli stessi materiali, strutture e processi produttivi della Scuderia. Proprio come in F1, sono impiegati composti ‘pre-preg’ di derivazione aeronautica: quattro i compositi utilizzati perché ogni area è pensata per garantire specifici requisiti funzionali. Anche la postazione di guida deriva direttamente dall’esperienza F1: il sedile rimane fisso mentre piantone e pedaliera sono regolabili, consentendo una configurazione perfetta per ciascuno pilota. Davanti a lui, la sottile linea rossa della tradizione Ferrari si trasforma in un nastro di asfalto dove guidare l’ennesimo gioiello uscito dagli stabilimenti di Maranello.

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I capolavori del 2013