La strada intrapresa dalla Scuderia per il ritorno nei piani alti della Formula 1 continuava
Nell’agosto del 1995 la Ferrari aveva ufficializzato l’ingaggio di Michael Schumacher. Nella nuova stagione, al due volte Campione del Mondo, e al compagno di squadra Eddie Irvine, veniva affidata la F310 firmata da John Barnard, dall’aspetto piuttosto anticonvenzionale, soprattutto per le forme delle prese d’aria sulle fiancate, e dalle imponenti dimensioni dell’abitacolo, decisamente massiccia rispetto alla concorrenza. Per la prima volta la Ferrari schierava inoltre una monoposto equipaggiata con un propulsore V10 aspirato di 3 litri di cilindrata. Nonostante il gap con i migliori non fosse stato colmato, e diversi problemi di affidabilità nel corso della stagione, la Ferrari tornava ad affacciarsi con costanza nelle posizioni nobili: con quattro pole position, tre vittorie, tre secondi e due terzi posti, Michael Schumacher terminava il Mondiale Piloti in terza posizione, alle spalle del nuovo iridato Damon Hill (Williams-Renault) e del compagno di squadra Jacques Villeneuve. La Ferrari, con 112 punti, tornava invece al secondo posto nel Mondiale Costruttori.