Costruito in appena un anno da circa mille lavoratori al costo di 58 milioni di dollari, il circuito è stato inaugurato nel 2004 con il Gran Premio di MotoGP, gara corsa in notturna a partire dal 2007 – prima volta in assoluto della categoria – quando è stato installato un potente impianto di illuminazione forte di 3600 fari. In totale misura 5,380 metri – il rettilineo più lungo ben 1.068 – e si caratterizza per l’erba artificiale posizionata per limitare l'afflusso di sabbia dal vicino deserto.
La prima curva è molto importante: propone una delle frenate più impegnative e immette in un tratto filante, nel quale è importante portare velocità prima di arrivare alla staccata di curva 4 che segna l’inizio della parte più guidata.
Il tornantino della 6 è il punto più lento e lancia verso la parte più tecnica del tracciato. Il complesso di curve 12, 13, 14 è da affrontare con una traiettoria unica, in maniera simile a quanto accade con la celebre curva 8 dell’Istanbul Park. La 15 è una piega a destra piuttosto veloce dopo la quale si affronta l’ultima staccata del giro. Qui c’è spazio per più di una traiettoria, e non è impossibile tentare dei sorpassi.