Carlos e Charles sono arrivati nel paddock dell’Hungaroring rilassati e fiduciosi di poter andare in vacanza con un buon risultato. Le temperature sono previste molto alte domani, sabato è a rischio pioggia, mentre la domenica la gara dovrebbe essere asciutta. “Quest’anno siamo nella condizione di poterci giocare la vittoria ad ogni corsa e mi aspetto che lo saremo anche qui – ha detto Carlos – l’obiettivo è portare a casa un grande risultato. Il vantaggio dei nostri avversari è notevole, ma abbiamo un enorme potenziale. Per questo fino a quando la matematica non ci condannerà continueremo a lottare per entrambi i campionati”.
Pagina girata. Anche Charles ha dimostrato di aver già messo alle spalle lo sfortunato Gran Premio di Francia: “Il miglior modo di reagire a quello che è successo a Le Castellet è portare a casa un successo qui in Ungheria – ha detto Charles –. Sto guidando la miglior monoposto della mia carriera in Formula 1 e so che l’unico modo per continuare a lottare per il titolo è vincere le gare e arrivare sempre davanti a Max. Qui la qualifica è molto importante e per ora al sabato sono stato il più forte. Spero di potermi confermare e arrivare alla pausa con il sorriso sulle labbra”. E a proposito di ferie per entrambi i piloti il programma è lo stesso: un po’ di riposo e passare più tempo possibile con famigliari e amici.
Ciao Seb. Il grande tema di giornata è stato però il ritiro di Sebastian Vettel, annunciato attraverso un video dal pilota tedesco che ha trascorso sei stagioni con la Scuderia: “L’ho conosciuto per la prima volta quando ero pilota del simulatore in Red Bull e ricordo che mi aveva stupito per l’umanità e l’umiltà. Dopotutto lui era un super campione e io solo un giovane pilota, eppure veniva da me, si fermava a chiacchierare e parlavamo del lavoro svolto – ha detto Carlos –. Credo che la sua personalità mancherà nel paddock e spero che possa ancora continuare a dare un contributo alla Formula 1 anche se non più come pilota”. “Io l’ho avuto come compagno di squadra per due stagioni e devo ammettere che mi ha insegnato davvero tanto – ha aggiunto Charles –. Ricordo ancora come mi ha accolto quando sono arrivato, con generosità e benevolenza. Abbiamo avuto le nostre battaglie in pista ma per me resta un amico e una bellissima persona. Mi viene anche in mente che, ai primi tempi che lavoravamo insieme, mi chiedevo a cosa servisse il quaderno che si portava dietro in ogni occasione, e oggi sono io ad averne uno e a prenderci appunti come faceva lui. Mi mancherà davvero tanto”.