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    In gara all’Hungaroring prima dello stop estivo

    The Formula 1 World Championship arrives in Hungary for its eleventh round, marking the mid-point of the season

    Maranello 28 luglio 2021

    Il Mondiale di Formula 1 si sposta in Ungheria per l’undicesima prova, giro di boa della stagione. Inserita in calendario per la prima volta nel 1986 e da allora sempre inclusa tra le prove del campionato, la gara dell’Hungaroring, che nel 2020 era stata la terza dell’anno, è tornata nella sua collocazione originale: ultimo appuntamento prima dello stop per la pausa estiva.

    Sorpassi difficili. Il tracciato ungherese si trova a pochi chilometri dal centro di Budapest ed è usato raramente: per questo motivo le vetture al venerdì trovano quasi sempre un asfalto molto sporco. La pista misura appena 4.381 metri ma presenta ben 14 curve, 8 a destra e 6 a sinistra. Il traguardo si trova sul rettilineo più lungo che offre una possibilità di sorpasso in curva 1, a destra e in discesa. Dopo qualche centinaio di metri arriva un altro dei punti potenziali di sorpasso: curva 2. Dalla curva 4 inizia la parte guidata – che impone una configurazione aerodinamica ad alto carico – caratterizzata da una lenta chicane e dai due tornanti conclusivi che immettono nuovamente sul traguardo.

    Programma. Gli orari del weekend – dopo i cambiamenti sperimentati a Silverstone con il format della Sprint Qualifying – tornano quelli tradizionali. Le vetture scenderanno in pista venerdì alle 11.30 locali per la prima ora di prove libere, e alle 15 per la seconda. Sabato alle 12 è previsto l’ultimo turno di libere in preparazione alla qualifica delle ore 15. Il 36° Gran Premio di Ungheria di Formula 1 prenderà il via domenica alla stessa ora.

    Ferrari Stats

    GP disputati 1018

    Stagioni in F1 72

    Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)

    Vittorie 238 (23,38%)

    Pole position 230 (22,59%)

    Giri più veloci 254 (24,95%)

    Podi totali 775 (25,38%)


    Ferrari Stats GP di Ungheria

    GP disputati 35

    Debutto 1986 (S. Johansson 4°; M. Alboreto rit.)

    Vittorie 7 (20%)

    Pole position 8 (22,86%)

    Giri più veloci 9 (25,71%)

    Podi totali 25 (23,81%)


    Gran Premio di Ungheria: numeri e curiosità 

    14. La posizione più arretrata dalla quale si è vinto il Gran Premio di Ungheria. A riuscire nell’impresa è stato Jenson Button nel 2006 in una edizione della gara condizionata dalla pioggia. Per questo resta ancora più memorabile la rimonta di Nigel Mansell nel 1989. L’inglese della Scuderia Ferrari con la F1-89, su pista asciutta, riuscì a risalire dal 12° al primo posto approfittando dell’incertezza di Ayrton Senna nel doppiaggio della Onyx di Stefan Johansson. 

    16. I circuiti che in Formula 1 hanno ospitato un’unica denominazione di Gran Premio. Il record spetta a Monte Carlo, sede per 67 volte del GP di Monaco, ma al secondo posto c’è l’Hungaroring, unica tappa della corsa ungherese da 35 edizioni. Il terzo posto in questa speciale graduatoria spetta a Zandvoort, che ha ospitato solo il GP d’Olanda per 30 volte e attende la trentunesima il prossimo 5 settembre.

    20. Il numero medio di sorpassi nel Gran Premio di Ungheria. A dire il vero l’Hungaroring è stato teatro di diverse gare rocambolesche, ricche di cambi di posizioni, ma ha anche mandato in scena molte corse piuttosto monotone. Nel 2002 ci fu un solo sorpasso; nel 2001 due e in altre cinque occasioni tre. Nel 2014 però furono ben 49, nel 2011 47 e nella prima edizione del 1986 44.

    1300. Il numero delle sorgenti termali riconosciute in Ungheria, con circa 300 differenti tipi di acque. Budapest è la città europea col maggior numero di centri dedicati alla salute, al benessere e al relax: oltre 130. 

    350.000.000. Il numero dei Cubi di Rubik (Rubik-kocka in ungherese) venduti nel mondo fino al 2009. Il famoso rompicapo è stato inventato a Budapest dal professore di architettura e scultore Ernő Rubik nel 1974. È considerato il gioco-solitario più popolare al mondo. 


    Questa settimana nella nostra storia

    28/7. Nel 1924 nasce a Roma Luigi Musso. Da giovanissimo si appassiona all’automobilismo grazie ai fratelli maggiori e presto comincia a mettersi in luce. È l’ultimo della straordinaria generazione di piloti italiani degli anni Cinquanta. Al suo attivo una vittoria in Formula 1, con la Ferrari D50 nel Gran Premio di Argentina del 1956, e il terzo posto nel campionato dell’anno seguente con la 801. Musso con la Scuderia ha gareggiato anche a ruote coperte conquistando la Targa Florio del 1958 su una 250 Testa Rossa ufficiale insieme al belga Olivier Gendebien. Musso perse la vita in un incidente in quello stesso 1958, nel corso del Gran Premio di Francia.  

    29/7. Nel 1951 Alberto Ascari conquista la sua prima vittoria in Formula 1, al volante della 375 F1 nel Gran Premio di Germania. Si tratta del secondo successo per la Scuderia Ferrari. Al secondo posto si piazza José Froilán González, che poche settimane prima aveva regalato alla squadra il primo trionfo assoluto, a Silverstone. Per la Ferrari è la prima doppietta della sua storia in Formula 1. 

    30/7. Nel 2017 la Scuderia Ferrari in Ungheria ottiene la sua doppietta numero 83 in Formula 1 grazie a Sebastian Vettel e Kimi Räikkönen che con la SF70H dominano fin dalla qualifica monopolizzando la prima fila. 

    31/7. Nel 1994 Gerhard Berger riporta la Scuderia Ferrari alla vittoria dopo tre stagioni senza successi. L’austriaco conquista il Gran Premio di Germania comandando sulla pista di Hockenheim dal primo all’ultimo giro al volante della 412 T1. 

    1/8. Nel 1999 un perfetto gioco di squadra permette alla Scuderia Ferrari di massimizzare il risultato nel Gran Premio di Germania. Sulla pista di Hockenheim Mika Salo – che sostituisce l’infortunato Michael Schumacher sulla F399 numero 3 – è protagonista di una straordinaria prima parte di gara nella quale crea i presupposti per il successo del compagno Eddie Irvine, che è in lotta per il titolo mondiale contro Mika Häkkinen. Salo, dopo aver ceduto la prima posizione al compagno, lo scorta fino al traguardo ottenendo la doppietta numero 45 della Scuderia.